Fino a domenica sera gli iscritti voteranno sulle nuove regole. Addio alle funzioni di Grillo come garante.
Roma – Il Movimento 5 Stelle si prepara a voltare pagina definitivamente. Dalle 10 di questa mattina fino alle 22 di domenica, i circa 90mila iscritti sono chiamati a votare online sul sito del partito per approvare le nuove regole che sanciscono la fine dell’antico totem del limite dei due mandati e il trasferimento delle funzioni del garante Beppe Grillo al Comitato di garanzia.
Due votazioni, due soglie diverse
Il voto si articola su due quesiti distinti. Il primo riguarda l’approvazione del nuovo Codice etico e non richiede quorum specifici. Il secondo, invece, costituisce una modifica statutaria che necessita del 50% più uno degli iscritti per essere approvata. Qualora non si raggiungesse questa soglia, è già prevista una seconda convocazione dal 26 al 29 giugno.
Le nuove regole: flessibilità con contrappesi
Giuseppe Conte ha orchestrato una liberalizzazione controllata delle carriere politiche pentastellate, recependo quanto deciso dalla base nell’assemblea costituente di novembre. Il nuovo sistema introduce diversi meccanismi di flessibilità: dallo “stop and go” – che consente un nuovo mandato dopo una legislatura di pausa – alle deroghe concesse dal presidente per il 5% dei candidati, votate dagli iscritti.
Particolare attenzione è stata posta alla diversificazione istituzionale: dopo due mandati parlamentari sarà possibile candidarsi a livello regionale o comunale. I mandati nei comuni sotto i 15mila abitanti non verranno conteggiati, mentre ogni iscritto potrà beneficiare di una sola deroga nell’arco della propria carriera politica.

Il nuovo Codice etico prevede anche l’inserimento di candidati esterni indipendenti, proposti dal presidente ma limitati al 5% del totale delle candidature. Una novità che testimonia la volontà di apertura del Movimento verso competenze esterne.
Opportunità per i veterani e rafforzamento territoriale
L’esito positivo del voto rappresenterebbe una seconda chance per i big storici del Movimento, esclusi dalle candidature per il vecchio limite. Nomi come Roberto Fico, Virginia Raggi e altri potrebbero tornare protagonisti nelle aule parlamentari, offrendo al M5S quel personale politico necessario per rafforzare la presenza sui territori, da sempre il tallone d’Achille del partito fondato da Grillo.

La consultazione segna un momento cruciale nella storia pentastellata, chiudendo definitivamente l’era dei dogmi fondativi per aprire a una fase di maggiore pragmatismo politico.