Un pensiero di Borsellino nel tema di maturità, la commozione dei figli: “Quel seme sta dando i suoi frutti”

Tra le tracce della prova di italiano anche una frase del magistrato ucciso dalla mafia nel 1992. I figli: “Grazie alla scuola, la speranza di nostro padre continua a vivere”.

“Se i giovani oggi cominciano a crescere e a diventare adulti, non trovando naturale dare alla mafia questo consenso e ritenere che con essa si possa vivere, certo non vinceremo tra due-tre anni. Ma credo che, se questo atteggiamento dei giovani viene alimentato e incoraggiato, non sarà possibile per le organizzazioni mafiose, quando saranno questi giovani a regolare la società, trovare quel consenso che purtroppo la mia generazione diede e dà in misura notevolissima. È questo mi fa essere ottimista”. Sono alcune delle frasi pronunciate da Paolo Borsellino, ucciso dalla mafia in via D’Amelio nel 1992, proposte tra le tracce del tema di italiano, prima prova scritta dell’esame di maturità iniziato stamani.

Borsellino e la sua enorme fiducia nei giovani

Una scelta accolta con “commozione e gratitudine” dai figli del magistrato, che sottolineano l’importanza di questo passaggio che fa riferimento al pensiero di Borsellino e alla fiducia che riponeva nei giovani. “Egli nutriva una enorme speranza nelle future generazioni”, dichiarano i figli del giudice. “Abbiamo sempre pensato che a reggere i suoi sforzi vi fosse il senso di una prospettiva alta, di un cambiamento in meglio della nostra società civile”.

La frase scelta tra i materiali di riflessione per la prova d’italiano alla maturità — “Se la gioventù le negherà il consenso, anche l’onnipotente e misteriosa mafia svanirà come un incubo” — è tra le più note pronunciate da Borsellino, simbolo di una lotta alla mafia fondata sull’educazione e sulla coscienza civile. “In quella frase – sottolineano i figli – è condensata tutta la speranza che nostro padre nutriva affinché la sua attività di magistrato antimafia potesse risvegliare le coscienze, all’interno di un percorso segnato dal sacrificio di tante magnifiche vite umane”.

Non solo Maturità: “Grazie alla scuola per 33 anni di educazione alla legalità”

Il tributo della scuola italiana, con il suo gesto simbolico e profondo, è stato vissuto dai figli di Borsellino come una conferma che il suo sacrificio non è stato vano. “Resta in noi oggi la consapevolezza che, attraverso l’odierno riconoscimento, il sacrificio di nostro padre è come un seme che sta dando i suoi frutti. Il percorso è ancora lungo ma siamo sulla buona strada”.

Infine, un ringraziamento sentito a docenti, dirigenti e studenti: “Ci sia consentito di ringraziare la scuola di ogni ordine e grado per tutto il lavoro di educazione alla legalità svolto in questi trentatré anni e che, alla luce di quanto accaduto oggi, sappiamo sarà portato avanti con nuovo entusiasmo”.

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