I corpi erano a poca distanza l’uno dall’altro. L’ipotesi del duplice omicidio e di un unico responsabile per i due delitti.
Roma – Un sabato pomeriggio di inizio estate a Villa Doria Pamphili, il più grande parco di Roma, si è trasformato in una scena da incubo con il ritrovamento dei corpi senza vita di una neonata di circa 5-7 mesi e di una donna, scoperti a poche centinaia di metri di distanza. Il duplice macabro ritrovamento lascia aperti inquietanti interrogativi su un possibile duplice omicidio che le autorità stanno cercando di chiarire. Una vicenda descritta come “assurda” dal pubblico ministero Antonio Verdi.
Il duplice ritrovamento
Intorno alle 16, nei pressi della Fontana del Giglio, lungo via Leone XIII, un passante, Salvo Pennisi, ha notato un corpo tra i cespugli e ha dato l’allarme: “Pensavo fosse una bambola, poi ho capito ed è stato uno shock. Piangevamo tutti”. Tra i rifiuti c’era il cadavere di una bambina di carnagione chiara, di circa 5-7 mesi, nuda, con evidenti segni di trauma a un braccio e una mano. I sanitari del 118, giunti rapidamente sul posto, hanno tentato invano di rianimarla. Il corpicino presentava lesioni su braccia e gambe, ancora da interpretare, ma che escludono l’ipotesi di un abbandono post-parto clandestino. Nessuno aveva denunciato la scomparsa della piccola, rendendo il caso ancora più enigmatico.
Circa tre ore e mezza dopo, verso le 19.30, una giovane peruviana, che giocava a pallavolo con amiche, ha segnalato un secondo ritrovamento a circa 100-200 metri di distanza. Un sacco nero della spazzatura, abbandonato in una boscaglia vicino a un oleandro, lasciava intravedere un braccio. All’interno, il corpo di una donna, anch’essa di carnagione chiara, in avanzato stato di decomposizione. Un occultamento che è subito apparso agli inquirenti frettoloso, con il braccio piegato dietro la testa, visibile dall’esterno del sacco.
Il mistero dei due corpi e le indagini
La Squadra Mobile di Roma, coadiuvata dalla Polizia Scientifica, dai carabinieri e dai vigili del fuoco, ha isolato l’area sotto la supervisione del pm Antonio Verdi. Le indagini si concentrano su più fronti. L’autopsia, disposta per entrambe le vittime, chiarirà le cause e i tempi dei decessi. La decomposizione avanzata della donna suggerisce che possa essere stata abbandonata prima, ma il caldo all’interno del sacco potrebbe aver accelerato il processo. La neonata, invece, presentava un corpo intatto, indicando un decesso più recente. L’assenza di documenti complica l’identificazione, ma si cerca di determinare età e nazionalità delle vittime.
Le telecamere agli ingressi del parco, come quelli su via Leone XIII e via Vittoria Nenni, sono sotto analisi per individuare movimenti sospetti. Tuttavia, la loro scarsità e la vastità del parco (184 ettari) rendono complesso identificare chi abbia abbandonato i corpi. Una testimone, Patrizia, 69 anni, ha riferito di aver visto una donna di mezza età, in stato confusionale, camminare sul ponte che collega le due parti del parco intorno alle 18.40. Descritta con capelli castano chiaro e un abito lungo scuro, potrebbe essere un elemento chiave, ma il suo ruolo resta incerto.
Il duplice omicidio tra le ipotesi investigative
Gli inquirenti propendono per un duplice omicidio, senza escludere un possibile omicidio-suicidio. Non è chiaro se la donna e la bambina fossero legate, forse madre e figlia, o se i due casi siano scollegati. L’ipotesi prevalente è che la donna sia stata uccisa per prima e occultata, mentre la neonata, incapace di sopravvivere da sola, sia stata abbandonata successivamente. La distanza tra i corpi, in un’area non coperta da vegetazione fitta, suggerisce che l’eventuale assassino abbia agito rapidamente, senza spostare i corpi troppo lontano.
Tante domande aperte
Chi erano le vittime? L’assenza di denunce di scomparsa complica l’identificazione. Esiste un collegamento? La vicinanza dei corpi suggerisce un nesso, ma la diversa decomposizione potrebbe indicare tempi diversi. Come sono stati trasportati i corpi? L’area non è accessibile in auto, e trasportare un cadavere adulto tra le sterpaglie è complesso. Quando è avvenuto il crimine? L’odore della decomposizione non aveva attirato attenzione prima, suggerendo che almeno il corpo della neonata fosse stato abbandonato di recente. Le indagini, proseguite fino a notte con l’ausilio di torce, continueranno anche oggi con una battuta di ricerca nel parco. La vicenda, definita “allucinante” dal pm Verdi, lascia Roma in attesa di risposte, mentre il parco, un tempo simbolo di serenità, si carica di un’ombra di inquietudine.