Eludeva i controlli del metal detector mettendo le lamine tra i suoi lunghi dreadlocks. Preso nel Milanese durante un controllo dei carabinieri in un “compro oro”.
Milano – Ingegnoso furto continuato scoperto nella zona di Rho-Pero, alle porte di Milano, dove un italiano di 38 anni è stato denunciato per furto continuato di oro da una fonderia in cui lavorava fino a gennaio 2025. L’uomo, residente in un’altra provincia lombarda, aveva escogitato un metodo geniale per eludere i controlli: nascondeva pezzi e lamine di oro grezzo nei suoi lunghi dreadlocks, sfruttando una falla nei protocolli di sicurezza che non prevedevano il passaggio del metal detector all’altezza della testa. In dodici mesi, avrebbe sottratto quasi due chili di oro a 24 carati, rivendendoli a una ventina di negozi compro-oro per un valore di circa 150mila euro.
La scoperta del furto
La svolta e la scoperta del furto è arrivata durante un controllo di routine effettuato dagli agenti del Commissariato di Rho-Pero in un negozio compro-oro della zona. Martedì 3 giugno, i poliziotti hanno notato il 38enne, che si è mostrato visibilmente nervoso e ha fornito giustificazioni contraddittorie sulla sua presenza nel locale. Sotto pressione, l’uomo ha spontaneamente consegnato una lamina di oro grezzo da 250 grammi, del valore di circa 23mila euro, ammettendo di averla rubata dalla fonderia in cui lavorava fino a pochi mesi prima. La successiva perquisizione domiciliare ha confermato i sospetti: nella sua abitazione sono stati rinvenuti ulteriori pezzi di oro grezzo, tutti provenienti dalla stessa fonderia.
La tecnica del furto
L’uomo ha confessato agli inquirenti il suo stratagemma per il furto: al termine di ogni turno, nascondeva l’oro nei suoi dreadlocks, che non venivano controllati dal metal detector, solitamente passato solo fino all’altezza delle spalle. Questo metodo gli ha permesso di operare indisturbato per un anno, accumulando un bottino significativo. Le lamine e i frammenti di oro, una volta sottratti, venivano rivenduti a diversi compro-oro, principalmente nella zona di Rho, ma anche in altre località lombarde. Gli accertamenti hanno rivelato che il 38enne aveva effettuato transazioni con circa venti negozi, incassando somme che, secondo Corriere Milano, ammontano complessivamente a 150.000 euro.