Anna Chiti incidente skipper catamarano

Morte di Anna Chiti: lo skipper indagato per omicidio colposo e violazioni sulla sicurezza

Andrea Ravagnin, comandante del catamarano su cui è morta la 17enne, dovrà rispondere anche di mancato rispetto delle norme sul lavoro. Disposta l’autopsia.

Venezia – C’è una prima iscrizione nel registro degli indagati per la tragica morte di Anna Chiti, la ragazza di 17 anni deceduta sabato scorso a Venezia mentre si trovava a bordo di un catamarano turistico. Si tratta dello skipper Andrea Ravagnin, che quel giorno era al comando dell’imbarcazione. Ora è formalmente indagato dalla Procura di Venezia per omicidio colposo e per violazioni delle norme sulla sicurezza nei luoghi di lavoro.

Il pubblico ministero Stefano Buccini ha firmato l’atto con cui viene notificata l’iscrizione, passo necessario anche per consentire al difensore dell’indagato di nominare un perito di parte in vista dell’autopsia, disposta nelle ultime ore.

Anna Chiti, lo skipper l’avrebbe presa a bordo senza contratto

Secondo quanto emerso dalle prime indagini, Anna Chiti stava svolgendo mansioni di “marinaia” a bordo del catamarano. Tuttavia non risultava in regola dal punto di vista contrattuale. Sarebbe stata impegnata in una sorta di prova non formalizzata, su suggerimento di un’amica che in passato aveva ricoperto lo stesso ruolo. Questo elemento ha aperto un secondo filone investigativo, che riguarda le responsabilità giuslavoristiche legate all’impiego della minore senza contratto.

Inciampata e agganciata dall’elica

Le immagini delle telecamere di sicurezza della Marina di Santelena, dove la barca era in fase di attracco, hanno documentato gli ultimi istanti di vita della ragazza. Anna sarebbe inciampata mentre cercava di saltare sul pontile con una cima in mano. Riemersa dopo essere caduta in acqua, è stata agganciata dalla cima finita nell’elica in movimento, che l’ha trascinata sotto lo scafo. Impedendole ogni possibilità di salvezza.

Lo skipper ha provato a soccorrerla

Nonostante il tentativo di soccorso da parte dello stesso skipper e l’intervento di un sommozzatore dei vigili del fuoco, per la giovane non c’è stato nulla da fare. Ora spetterà all’autopsia chiarire le cause esatte del decesso e stabilire eventuali responsabilità più precise.

Facebook
Twitter
LinkedIn
WhatsApp
Email
Stampa