Lavoro nero e sicurezza: in Brianza un locale pubblico su due è fuori legge

Il risultato dei controlli congiunti effettuati da carabinieri, guardia di finanza e polizia locale: sospesa l’attività di 15 esercizi.

Monza Brianza – Sanzioni per 80mila euro, 14 lavoratori in nero e denunce a raffica. Nella giornata di giovedì, su iniziativa congiunta di Ispettorato d’Area Metropolitana di Milano e Questura di Monza e della Brianza, si è svolta una massiccia operazione finalizzata al contrasto del lavoro nero e alla verifica degli adempimenti in materia di salute e sicurezza nei pubblici esercizi del Comune di Monza. Ai controlli hanno contribuito equipaggi dell’Arma dei Carabinieri, della Guardia di Finanza e della Polizia Locale di Monza. Sono stati impegnati 70 ispettori del lavoro divisi in team che hanno ispezionato 70 locali pubblici, metà dei quali sono risultati irregolari. Sono stati adottati 15 i provvedimenti di sospensione delle attività imprenditoriali, di cui 14 per impiego di lavoratori in nero e 1 per gravi violazioni della normativa in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.

A questi controlli specialistici si sono aggiunte verifiche sui frequentatori dei locali con ulteriori 30 uomini, 15 equipaggi, tra Polizia di Stato, Polizia Locale di Monza, Arma dei Carabinieri e Guardia di Finanza. Inoltre, la Polizia di Stato e la Polizia Locale di Monza hanno controllato congiuntamente 8 esercizi commerciali e 123 persone nelle aree della Stazione di Monza, Piazza Indipendenza, Corso Milano, Via Italia, Largo Mazzini, Binario 7 e San Rocco. Sono stati effettuati 10 rinvenimenti di sostanza stupefacente, in prevalenza marijuana o hashish, nei giardini di Piazza Arosio, per un totale di circa 20 grammi.

Tra le persone controllate, in prevalenza cittadini stranieri di età compresa tra 25 e 40 anni, 73 persone sono risultate positive ai terminali delle Forze dell’Ordine per numerosi reati contro il patrimonio (rapine e furti), spaccio di sostanze stupefacenti, immigrazione clandestina e reati contro la persona, quali lesioni e maltrattamenti. Sono state elevate sanzioni per un totale di 9.000 euro dovute a inosservanze relative alle licenze o agli orari di apertura, all’occupazione abusiva di suolo pubblico, nonché per mancata indicazione della provenienza dei prodotti o per assenza di indicazioni minime in italiano sulla sicurezza dei prodotti alimentari. L’operazione si inserisce nel quadro di iniziative sinergiche tra gli organi di controllo, voluta dalla Prefettura di Monza e della Brianza, per assicurare il presidio del territorio.

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