La DIA di Milano e la Finanza lariana hanno sequestrato 12 immobili e conti per 2,7 milioni a un uomo già condannato diverse volte per usura e attività finanziaria illecita.
Milano – La Direzione Investigativa Antimafia di Milano e la Guardia di Finanza di Como hanno eseguito un sequestro patrimoniale nei confronti di un soggetto condannato quattro volte per usura e attività finanziaria illecita. Il provvedimento, disposto dalla Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Milano, riguarda 12 immobili situati a Como e provincia, oltre a diversi rapporti finanziari, per un valore complessivo di oltre 2,7 milioni di euro.
L’operazione è il risultato di un’indagine economico-finanziaria che ha permesso di ricostruire il meccanismo con cui l’indagato ha accumulato un ingente patrimonio nel corso degli ultimi vent’anni. Le autorità hanno dimostrato che i beni sequestrati sono frutto del reimpiego dei proventi ottenuti da attività illecite, evidenziando una netta sproporzione tra i redditi dichiarati e gli investimenti effettuati.
Le indagini hanno inoltre rivelato che alcune delle abitazioni sequestrate sarebbero state ottenute come forma di pagamento da vittime di usura impossibilitate a restituire i prestiti a causa di tassi d’interesse annui che, in alcuni casi, raggiungevano l’80%. Gli usurati, sotto pressione, venivano costretti a cedere i propri immobili attraverso vendite simulate, talvolta dopo averli ipotecati a favore dell’usuraio al momento della concessione del prestito.
L’operazione conferma l’efficacia delle misure di prevenzione patrimoniale nell’aggressione ai patrimoni illecitamente accumulati dalla cosiddetta “criminalità da profitto”, composta da individui che basano il proprio reddito su attività delittuose e sul sistematico aggiramento delle normative.