Energia: Legambiente, Italia bocciata sui target delle rinnovabili al 2030

Il Governo punta sul nucleare di nuova generazione. L’associazione ambientalista: “Caro bollette e crisi climatica non si affrontano così”.

Roma – Mentre il Governo punta sul nucleare di nuova generazione, Legambiente “boccia” l’Italia sulle rinnovabili. Per l’associazione ambientalista, che ha diffuso oggi il nuovo rapporto ‘Scacco alle rinnovabili 2025’, il nostro Paese non rispetterà gli obiettivi: è “in ritardo sui target al 2030, e rischi di raggiungere gli 80.001 Megawatt (MW) con 8 anni di ritardo, quindi nel 2038”. Legambiente ha presentato oggi insieme con lo studio anche l’Osservatorio Aree idonee e regioni, alla fiera Key di Rimini. Ad oggi l’Italia con 17.717 MW ha raggiunto appena il 22% dell’obiettivo 2030. Mancano all’appello 62.284 MW da realizzare nei prossimi sei anni, pari a 10.380,6 MW all’anno. Ma – avverte Legambiente – “la strada da percorre è tutta in salita, sia a livello nazionale sia a livello regionale e comunale, anche a causa di decreti e leggi sbagliate, ritardi, ostacoli burocratici e opposizioni locali”. 

Tra le regioni peggiori – spiega Legambiente – “Valle d’Aosta, Molise, Calabria, Sardegna e Umbria, con ritardi che oscillano dai 45 ai 20 anni. Il Lazio è l’unica regione che, ad oggi, centrerebbe l’obiettivo al 2030″. Negli ultimi quattro anni in Italia “abbiamo installato in media quasi 4.500 MW all’anno di nuovi impianti a fonti pulite ma nei prossimi 6 dovremo accelerare arrivando a oltre 10mila MW all’anno”. “La crisi climatica ed energetica e il rincaro delle bollette si affrontano puntando sulle rinnovabili, non su gas e nucleare – afferma Legambiente – si sblocchino gli iter autorizzativi, si potenzino gli uffici che valutano e autorizzano i progetti, si approvino leggi sulle aree idonee per accelerare la realizzazione di impianti, ma serve anche una rivoluzione culturale che consideri questa transizione un’occasione di investimento e di sviluppo occupazionale per i territori”. 

Nei giorni scorsi il Consiglio dei ministri, su proposta del ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica Gilberto Pichetto, ha approvato una legge delega al governo sul nuovo nucleare sostenibile. Obiettivo: disciplinare la produzione di energia attraverso i nuovi moduli, lo smantellamento delle vecchie centrali, ma anche la gestione di rifiuti e combustibile esaurito, ricerca e sviluppo su energia da fusione, riorganizzazione competenze e funzioni. “Oggi consumiamo molta energia, tutti gli analisti ci dicono che la domanda aumenterà di circa il doppio. È fondamentale, pertanto, – ha affermato il ministro – incentivare il mix energetico. Se vogliamo mantenere il benessere nel nostro Paese occorre prevedere l’utilizzo di fonti come il nucleare. A tal fine dobbiamo costruire un quadro giuridico completo e disporre di un altissimo livello di professionalità, oltre che definire quali sono le regole di installazione.

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