Il vicepremier e ministro al lavoro per trovare soluzioni a sostegno della categoria. Domani a Roma gli Stati Generali del mondo balneare.
Roma – Il caso balneari tiene ancora banco. “Sto trattando con la Commissione europea sui balneari e sulle spiagge, perché ritengo non sia prioritario mettere a gara le spiagge senza nemmeno indennizzare gli uscenti”. Parola del vicepremier e leader della Lega, Matteo Salvini, intervenendo a un evento a Milano e in procinto di ripartire per la Capitale. A rianimare il dibattito sulla categoria è stata giorni fa una sentenza del Tar Liguria che ha respinto il ricorso di tre stabilimenti balneari di Zoagli, in provincia di Genova, contro la delibera della Giunta comunale che aveva confermato la scadenza delle concessioni al 31 dicembre del 2023, dando il via alle gare previste dalla Bolkenstein. Quindi la proroga fino al 2027 non è stata ritenuta valida.
L’approvazione del decreto-legge 131/2024 ha introdotto una proroga delle concessioni esistenti fino al 30 settembre 2027, prevedendo l’avvio delle gare pubbliche entro il 30 giugno 2027 e la loro conclusione entro il 30 settembre dello stesso anno. Questo cambiamento aveva già innescato un’ondata di incertezza tra i concessionari, in particolare tra i piccoli operatori turistici che gestiscono stabilimenti balneari, molti dei quali stanno valutando la vendita delle loro attività. E adesso? Salvini sarebbe al lavoro con la Commissione europea. Alla sentenza del Tar Maurizio Rustignoli, presidente di Fiba Confesercenti, aveva replicato: “Ancora una volta si tira la palla in tribuna in un modo assolutamente non equilibrato. Qui non è accettabile che continuamente ci siano interventi da parte dei giudici che creano ulteriore confusione in una situazione già caotica”, aveva evidenziato.
E ancora, “Noi riteniamo che il 2027” come obbligo di proroga delle concessioni balneari “abbia piena valenza, perché ovviamente è un accordo fatto con la Commissione europea che si rende conto di che cosa vuol dire applicare questa direttiva, ma io aggiungo ancora di più. Noi insistiamo su una cosa. Siamo convinti, alcuni ricorsi sono partiti ma ne partiranno altri, che ha piena valenza il 2033. Quindi questa sentenza del Tar non ci spaventa, ma ci preoccupa, perché questo stato di confusione ci fa capire con che leggerezza viene affrontata la nostra questione”, aveva concluso. Nel frattempo, il mondo balneare si muove. Si tengono domani, dalle ore 10.30 presso la Sede di Confcommercio, a Roma, gli Stati Generali del Turismo Balneare, promossi da SILB-FIPE, il sindacato italiano balneari.
Un “confronto importante, atteso da tempo da parte di imprenditori, associazioni di categoria e rappresentanti del Governo” si legge in una nota. Tra i temi che saranno affrontati: “La costa un patrimonio economico, sociale e ambientale”, “La centralità del turista nei servizi alla balneazione”, e “La storia infinita delle concessioni demaniali marittime”. “Questo tema e l’applicazione della Direttiva europea Bolkestein stanno generando incertezze e preoccupazioni agli operatori del settore perché entro il 31 marzo prossimo dovranno essere rese note le regole per le aste delle concessioni demaniali marittime” si legge in una nota. Interverranno, tra gli altri: Matteo Salvini, ministro Infrastrutture e Trasporti; Lino Enrico Stoppani, presidente FIPE; Carmine Volpe, presidente aggiunto Consiglio di Stato; Roberto Occhiuto, presidente della Regione Calabria; Michele De Pascale, presidente della Regione Emilia Romagna; Daniele silvetti, sindaco di Ancona e vicepresidente vicario ANCI; Antonio Capacchione, presidente SIB-FIPE.