Il governatore De Luca sulla Terra dei Fuochi: “L’espressione va cancellata”

Il presidente della Regione Campania su Facebook: “Non è che siano scomparsi tutti i roghi, ma la realtà che avevamo 15 anni fa non c’è più”.

Napoli – “Non facciamoci male con le nostre mani. L’espressione Terra dei Fuochi oggi deve essere cancellata perché i fuochi non ci sono più”. La pensa così il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, intervenuto in diretta sulla sua pagina Facebook. “Non è che siano scomparsi tutti i roghi, ma – spiega – la realtà che avevamo 15 anni fa, cioè di un territorio che era un’emergenza nazionale, oggi non c’è più. Consultando la mappa su Google per vedere dove ci sono gli incendi di rifiuti, si può vedere che la massima concentrazione di fuochi è nel Nord, non nel Sud, e meno che mai in Campania. Ci sono alcune aree industriali del Nord dove ci sono centinaia di roghi da rifiuti.

Quindici anni fa, – prosegue De Luca, “quando c’erano davvero su base massiccia i fuochi, nei supermercati del Nord mettevano dei cartelli: i prodotti in vendita qui non provengono dalla Campania. Un danno enorme per l’agricoltura campana, per l’ortofrutta, per la zootecnia. Cerchiamo di non farci male con le nostre mani per fare demagogia”. Dopo la nomina del commissario, il generale Giuseppe Vadalà, De Luca chiede che venga fatta una “operazione verità”. In particolare, afferma, “la competenza nel controllo per gli sversamenti abusivi di rifiuti è del ministero dell’Interno, delle forze dell’ordine, dei Comuni, con le polizie municipali, delle Provincie o Città Metropolitane, per le polizie provinciali”.

Nella Terra dei Fuochi

Infine, il governatore annuncia: “Abbiamo ripreso il lavoro, che si era un po’ interrotto durante il Covid, di riempimento del registro tumori. Saremo in grado per marzo-aprile di avere i dati aggiornati, non come avviene a livello nazionale. Il registro tumori a livello nazionale fotografa la situazione di 2 anni, 3 anni fa, non quella attuale. Noi abbiamo dato mandato di avere non solo i dati di tre anni fa, ma di avere i dati aggiornati a oggi”.

Per il Generale Giuseppe Vadalà, nominato dal governo Commissario unico della Terra dei Fuochi dopo la condanna inflitta a fine gennaio all’Italia dalla Corte europea dei diritti dell’uomo (Cedu) per i ritardi nella bonifica e la mancata protezione dell’area compresa tra Napoli e Caserta, che conta circa tre milioni di cittadini, “ora ci sono ora 60 giorni per inviare a Palazzo Chigi una relazione sulla situazione della Terra dei Fuochi e un piano d’azione per accelerare la bonifica“. Ha portato a termine la bonifica di 78 discariche abusive in sette anni, da Commissario Unico per la realizzazione degli interventi necessari all’adeguamento alla normativa vigente delle discariche abusive presenti sul territorio nazionale.

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