Una signora e un suo familiare hanno tentato di convincere i residenti di Bione ad affilare coltelli e forbici ma avevano ben altri intenti.
Brescia – Suonava al citofono dei residenti di Bione, nel cuore della Valle Sabbia, usando una scusa vecchia come il mondo. “Sono l’arrotino: dovete affilare forbici e coltelli?”. Ma alla fine, a sentire la voce frettolosa della donna qualcuno si è insospettito. E alla fine la polizia locale, dopo ripetute segnalazioni, ha voluto capire di più: dagli ulteriori controlli svolti dagli agenti è poi emerso che nel baule la donna e un suo familiare avevano un grosso cacciavite, un flessibile a batteria, una mola affila forbici non funzionante. Non per arrotare i coltelli, ma con ben altre intenzioni. In passato i due avevano avuto problemi anche per furti e truffe.
I due personaggi sono stati quindi invitati a lasciare la Valle Sabbia: “Abbiamo fatto loro capire che questo non era il posto giusto per commettere reati”, ha comunicato la Polizia Locale. Tutto è iniziato quando nel silenzio di Bione i campanelli dei residenti hanno iniziato a suonare con la sedicente arrotina che in tutta fretta chiedeva se i cittadini avessero bisogno del suo servizio. I residenti hanno mangiato la foglia e hanno allertato la polizia, che alla fine ha fatto luce sulla vicenda. Prima hanno individuato il complice, un suo familiare, poi li hanno “invitati” a lasciare il paese.