Il rapper: “Apprendo oggi dai giornali che sono indagato. L’indagine vada avanti: no a pressioni e circhi mediatici”
Milano – Il rapper Emis Killa ha annunciato la sua rinuncia alla partecipazione al Festival di Sanremo 2025. La decisione arriva dopo la notizia della sua iscrizione nel registro degli indagati nell’ambito dell’inchiesta sulle curve ultras milanesi, anche se l’artista ha precisato di essere stato informato solo del Daspo, provvedimento di natura amministrativa.
“Apprendo oggi dai giornali che sono indagato. Se questo corrisponderà al vero, sarà importante che l’indagine faccia il suo corso senza pressioni e circhi mediatici”, ha dichiarato Emis Killa sui social. L’artista ha poi espresso il suo rammarico per aver dovuto rinunciare al debutto sul palco dell’Ariston: “Dopo 15 anni di carriera ero felice di affrontare il mio primo Sanremo. Ringrazio Carlo Conti per avermi voluto, ma preferisco fare un passo indietro e non partecipare”. Il rapper ha inoltre sottolineato la speranza di poter vivere in futuro un’edizione del Festival in cui la musica torni al centro dell’attenzione.
Il direttore artistico Carlo Conti e l’organizzazione del Festival hanno preso atto della decisione dell’artista, confermando che i Big in gara rimarranno 29 e che non verrà designato un sostituto.
Il nome di Emis Killa, all’anagrafe Emiliano Rudolf Giambelli, è emerso nei mesi scorsi nell’ambito di un’indagine sulla criminalità organizzata legata agli ultras delle curve milanesi. Secondo gli inquirenti, il rapper avrebbe avuto rapporti con Luca Lucci, capo della tifoseria rossonera e figura centrale dell’inchiesta.
Lo scorso 30 settembre, la polizia ha perquisito la sua abitazione a Vimercate, trovando sette coltelli, tre tirapugni, uno sfollagente, un taser e quasi 40mila euro in contanti. Inoltre, il rapper è stato identificato insieme ad altri ultras in seguito a un’aggressione avvenuta a San Siro l’11 aprile 2024, durante la partita Milan-Roma.
A dicembre, il questore di Milano ha emesso nei suoi confronti un Daspo di tre anni, giudicando le sue condotte “di grave e attuale pericolosità”. Nel frattempo, gran parte degli arrestati nell’inchiesta hanno optato per il rito abbreviato, mentre le indagini proseguono sugli altri filoni, incluso il caso Emis Killa e l’omicidio del capo ultras interista Vittorio Boiocchi.
Il ritiro dal Festival segna un momento difficile nella carriera dell’artista, che ora attende gli sviluppi giudiziari della vicenda.