Omicidio nel Verbano: padre uccide il figlio tossicodipendente con un colpo di fucile

La tragedia ieri sera in una villetta di Ornavasso al termine dell’ennesima lite. La vittima, Nicolò Borghini, 34 anni, aveva avuto problemi con la giustizia e atteggiamenti violenti con i familiari.

Verbania – L’ennesimo violento litigio in casa è sfociato in tragedia, chiuso da un mortale colpo di fucile che ha ucciso Nicolò Borghini, 34 anni. A sparare, nella loro abitazione di Ornavasso, nel Verbano Cusio Ossola, è stato il padre Edoardo, che subito ha chiamato i carabinieri confessando l’accaduto.

L’omicidio si è verificato ieri sera poco dopo le 22 nella villetta di famiglia situata in un’area residenziale non lontana dal centro di Ornavasso. Le prime ricostruzioni indicano che il 64enne ha sparato al figlio al culmine di un’accesa discussione, l’ultima di una lunga serie, scaturita dai comportamenti aggressivi del giovane, noto per problemi di tossicodipendenza. Ieri sera Nicolò avrebbe cominciato ad alzare le mani sui genitori in modo violento, innescando la reazione del padre.

I soccorsi del 118, accorsi sul posto, non hanno potuto fare nulla per salvare Nicolò. I carabinieri del comando provinciale di Verbania, insieme ai colleghi della stazione di Premosello Chiovenda, hanno lavorato per tutta la notte sulla scena del crimine. Anche il sostituto procuratore di Verbania, Laura Carrera, è intervenuta per seguire le indagini.

Gli accertamenti sul corpo della vittima saranno cruciali per chiarire i dettagli dell’accaduto, ma la dinamica appare già delineata. Il 34enne, che in passato aveva avuto problemi con la giustizia e mostrato atteggiamenti violenti verso i familiari, avrebbe dato origine all’ennesimo conflitto all’interno della villetta di via Conciliazione. Durante la lite, Edoardo Borghini avrebbe impugnato il fucile da caccia calibro 12, legalmente detenuto, sparando al figlio e provocandone la morte. Dopo il tragico gesto, l’uomo ha avvisato i carabinieri.

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