Nel 2024 le Fiamme Gialle del territorio hanno individuato complessivamente 75 lavoratori in nero e 181 dipendenti non in regola.
Forlì – Nelle scorse settimane, nell’ambito della più generale azione di contrasto al fenomeno del ‘sommerso da lavoro’, le Fiamme Gialle del Comando Provinciale hanno scoperto 13 lavoratori in nero irregolari. A Forlì, nel corso di due distinti controlli, i militari del locale Gruppo hanno rilevato, nel dettaglio, cinque lavoratori in nero, tutti di origine asiatica, impiegati nei settori del mobile imbottito e della vendita al dettaglio di prodotti non alimentari.
A Cesena, invece, i Finanzieri del Gruppo, nel corso di appositi interventi presso un’azienda agricola e un centro estetico, hanno scoperto sei lavoratori in nero, due dei quali della medesima origine straniera e altri quattro italiani, oltre a due altri lavoratori irregolari. Il lavoro nero costituisce una piaga per l’intero sistema economico perché sottrae risorse all’erario, mina gli interessi dei lavoratori, spesso sfruttati, e consente una competizione sleale con le imprese oneste. Per questo la Guardia di Finanza è impegnata a tutto campo per evitare che il ‘sommerso da lavoro‘.
In tal senso, nel corso dell’intero anno 2024, le Fiamme Gialle del Comando Provinciale di Forlì-Cesena hanno individuato, complessivamente, 75 lavoratori in nero e 181 lavoratori irregolari in diversi settori, tra i quali quello della ristorazione e turistico-alberghiero, oltreché in vari ambiti della produzione industriale, com’è accaduto, ad esempio, presso un comune della valle del Rubicone, dove i militari del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Forlì hanno rilevato 129 lavoratori nei cui confronti il relativo datore aveva omesso il pagamento dei previsti contributi previdenziali ed assistenziali.