Nino Capaldo ammazzò Lodeserto nell’agosto 2023 dopo un violento litigio per questioni di debiti. Il corpo fu ritrovato mesi dopo in uno scantinato a Torino.
Torino – Uccise Massimo Lodeserto a martellate e poi ne nascose il corpo in uno scantinato di un palazzo in via San Massimo, nel centro storico di Torino. Nino Capaldo, 58 anni, originario di Frattamaggiore (Napoli) ed ex collaboratore di giustizia, è stato condannato a 20 anni di reclusione con rito abbreviato.
Lodeserto era stato dichiarato scomparso il 30 agosto 2023 dai familiari, e il suo corpo è stato ritrovato il 4 dicembre nello scantinato. L’omicidio sarebbe scaturito da un violento litigio per questioni di debiti personali e non ha alcun collegamento con attività criminali organizzate.
La difesa di Capaldo, rappresentata dall’avvocato Gianluca Orlando, ha sostenuto la tesi della legittima difesa, evidenziando che l’accusa di premeditazione era già caduta al termine delle indagini e che non erano state contestate aggravanti dalla Procura.
Il giudice ha stabilito una provvisionale di 40.000 euro ciascuno per i tre familiari di Lodeserto, rappresentati dall’avvocato Roberto Saraniti, come risarcimento per il danno subito.