Fondi 8xmille: a Sassari chiesto processo per fratello di Becciu e altri 8

Accusati di peculato e riciclaggio nella gestione di circa 2 milioni di euro destinati alla diocesi. Le difese “Ingerenza autorità italiana”.

Sassari – La Procura della città sarda ha chiesto oggi il rinvio a giudizio per nove imputati, tra cui Antonino Becciu, fratello del cardinale Angelo Becciu, e il vescovo di Ozieri, Corrado Melis, accusati di peculato e riciclaggio nella gestione di circa 2 milioni di euro dei fondi dell’8 per mille destinati alla diocesi. La richiesta è stata presentata dal pm Gianni Caria davanti al gup Sergio De Luca.

L’udienza è stata aggiornata al 3 febbraio per le repliche degli avvocati della difesa, Ivano Iai e Antonello Patanè. Per la Procura quei fondi, in un periodo compreso tra gennaio 2013 e febbraio 2023, sono confluiti nelle casse della cooperativa sociale Spes, di cui Tonino Becciu è rappresentante legale, e utilizzati per fini privati. Per gli avvocati della difesa, Iai e Patané, le accuse sono infondate ed esisterebbe anche un difetto di giurisdizione: “Ferma restando la corretta modalità di impiego delle somme contestate – spiegano -, occorre evidenziare l’irrituale ingerenza dell’autorità italiana quanto alla gestione dei fondi dell’8 per mille, il cui controllo, di esclusiva pertinenza della Cei, non compete a soggetti diversi da quelli preposti al governo degli affari della Chiesa cattolica, nel rispetto dell’art. 7 della Costituzione e del Concordato”.

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