A tutela del Made in Italy e per garantire la sicurezza dei prodotti.
Continuano le operazioni della Guardia di Finanza contro la contraffazione e a tutela del Made in Italy, oltre che per garantire la sicurezza prodotti.
A Ragusa i finanzieri hanno scoperto un negozio abusivo di merce contraffatta in un garage a Comiso e sequestrato oltre 3.000 capi di abbigliamento e accessori recanti marchi di note case di moda (quali, ad esempio, Tommy Hilfiger, Harmont&Blaine, Adidas, Gucci, Moschino, Guess e Lacoste), caratterizzati da difetti grossolani e opportunamente confezionati per essere venduti. Il garage era una vera e propria “boutique” di merce contraffatta: i locali erano stati adibiti a negozio, con camerini per la prova dei capi, manichini, specchi, scaffalature e servizi igienici. Ma non solo: in una stanza attigua è stata scoperta una pressa a caldo, utile ad apporre i marchi contraffatti sui vari capi di abbigliamento. I militari hanno sequestrato la merce e i macchinari di stampa e denunciato i due proprietari del box, padre e figlio.
A Catania i militari hanno sequestrato oltre 340mila articoli contraffatti o non conformi agli standard di sicurezza, per un valore commerciale di 370mila euro. In particolare, il Gruppo di Catania ha operato un maxi sequestro presso un esercizio commerciale ubicato nel territorio di Misterbianco, gestito da soggetti di nazionalità cinese. L’intervento ha portato al sequestro di oltre 137.000 articoli contraffatti e non conformi alle vigenti normative di sicurezza. Tra i beni rinvenuti figurano oltre 5.400 giocattoli, molti dei quali recano marchi tutelati dalla normativa sulla proprietà industriale e peluche riproducenti il marchio registrato “Coccolotti” della Giochi Preziosi S.p.A. La contraffazione di questi prodotti non solo viola i diritti di proprietà intellettuale, ma espone anche i consumatori, in particolare i più giovani, a gravi rischi legati alla sicurezza della salute.
Sempre nello stesso ambito, la Compagnia di Acireale ha effettuato un controllo presso un esercizio commerciale, anch’esso gestito da soggetti di nazionalità cinese, sequestrando 228 giocattoli non conformi alle disposizioni sancite in materia di sicurezza dei prodotti che, qualora immessi al consumo, avrebbero esposto a gravi rischi per la salute pubblica i giovani consumatori.
Un’attività info-investigativa approfondita e un costante controllo del territorio hanno permesso alla Compagnia Pronto Impiego di individuare un grossista di numerosi commercianti locali, con il sequestro di circa 175.000 articoli contraffatti, che ha riguardato una varietà di prodotti, tra cui giocattoli, accessori per la telefonia, occhiali e portafogli.
Anche la Compagnia di Caltagirone, nell’ambito delle operazioni di controllo del territorio, ha recentemente sequestrato 4.100 articoli elettronici attinenti le festività natalizie, tipo “luci decorative natalizie da interno/esterno”, non conformi alle vigenti normative comunitarie attestanti gli standard di sicurezza, risultando privi della marcatura CE, esponendo i consumatori a possibili rischi.
Infine, la Compagnia di Riposto ha svolto un’importante operazione, che si è conclusa con il sequestro di circa 25.000 articoli di vario genere, tra cui prodotti per la cura della persona, bigiotteria e luci natalizie in un esercizio commerciale gestito da soggetti di nazionalità cinese, riscontrando gravi violazioni delle normative sulla sicurezza dei prodotti. I beni sequestrati risultavano privi delle informazioni minime obbligatorie, come il marchio CE, i dati dell’importatore e del fabbricante, e le indicazioni in italiano, violando così le disposizioni stabilite dal Codice del Consumo (D.Lgs. 206/2005) e altre normative specifiche.
A Potenza il sequestro più rilevante è stato effettuato in un negozio di Tito: oltre 220.000 prodotti non conformi agli standard normativi. Si trattava sia di materiale decorativo sia di pezzi di bigiotteria, quest’ultimi maggiormente rischiosi per la salute dei consumatori. Inoltre, i finanzieri di Rionero in Vulture hanno sequestrato 100 giocattoli non sicuri a Melfi, potenzialmente molto pericolosi per i bambini, specie di età più piccola. I sequestri hanno riguardato anche 533 luci natalizie non conformi agli standard normativi in un esercizio commerciale di Palazzo San Gervasio.
In Val d’Agri la merce non conforme addirittura era destinata alla cura della persona: i finanzieri di Viggiano hanno sequestrato complessivamente oltre 250 presidi ortopedici non sicuri per la salute dei cittadini, esposti in vendita a Sarconi e Brienza.