Continuano le operazioni di controllo della Guardia di finanza per garantire feste sicure.
Continuano, in concomitanza delle Festività Natalizie, i servizi di controllo economico del territorio da parte della Guardia di finanza, con particolare riguardo all’attività di contrasto alla detenzione e alla commercializzazione illecita di fuochi d’artificio.
A Bari i finanzieri di Monopoli hanno sequestrato oltre 647 mila articoli pirotecnici, per un peso complessivo superiore a una tonnellata, detenuti in assenza di licenza e senza rispettare le norme di sicurezza.
In una seconda attività, i Finanzieri hanno scoperto, durante una perquisizione domiciliare, oltre 150 fuochi d’artificio pronti per essere venduti. Gli articoli, provenienti dall’area partenopea, erano illecitamente detenuti e considerati gravemente pericolosi. Grazie a appostamenti e pedinamenti, le Fiamme gialle hanno monitorato un cittadino barese coinvolto in un traffico illecito di fuochi d’artificio, provenienti dall’area partenopea. Il materiale veniva acquistato nel Napoletano e stoccato presso il domicilio del responsabile. Gli incontri con i clienti avvenivano in aree di sosta o parcheggi defilati, sfruttando una rete costruita tramite passa parola e contenuti multimediali divulgati sui social network. Le vendite, collocate al di fuori dei canali leciti, erano particolarmente remunerative.
Nel Casertano, le Fiamme Gialle di “Terra di Lavoro” hanno sottoposto a sequestro oltre 3 tonnellate di artifizi pirotecnici di vario genere e denunciato 28 persone. Nel corso di più interventi, i Baschi Verdi hanno trovato, presso centri di spedizione merci e private abitazioni, oltre 34 mila artifizi pirotecnici illegalmente fabbricati, detenuti e commercializzati. Tali artifizi, costituiti anche da ordigni artigianali ad alto potenziale esplosivo – quali bombe carta e petardi – di cui è vietata la fabbricazione, sono stati spediti come merce comune, in spregio alle norme sulla circolazione di merci pericolose, mettendo a repentaglio l’incolumità di più persone.
Nel corso di tali attività, inoltre, è stato scoperto un deposito ricavato sotto una privata abitazione, nella quale sono stati rinvenuti circa 2.000 ordigni artigianali che, se esplosi, avrebbero potuto causare ingenti danni a persone e abitazioni. I botti avrebbero fruttato proventi illeciti per un valore stimato in oltre 100mila euro. I responsabili sono stati denunciati per fabbricazione e commercio abusivo di materiale esplodente e di esplosivo.
A Benevento sono stati sequestrati botti di vario tipo e categoria, per un peso complessivo di oltre 6 Kg e un contenuto di esplosivo netto (NEC) di circa 31 Kg, per un valore commerciale di circa 4.500 €. Due cittadini sanniti sono stati denunciati.