Secondo le autorità, il saudita colpevole dell’attentato sarebbe un ex musulmano islamofobo e simpatizzante dell’estrema destra. I dubbi sul perché abbia attaccato una tipica manifestazione occidentale e cristiana.
Strage al mercatino di Natale di Magdeburgo, si va verso perizia psichiatrica per il killer Taleb Al Abdulmohsen, 50 anni, che dovrà rispondere di cinque capi d’imputazione per omicidio plurimo e numerose accuse di tentato omicidio e lesioni gravissime.
Nell’attentato, compiuto dall’uomo il 20 dicembre scagliandosi contro la folla con un’auto a tutta velocità, sono morte 5 persone tra cui il piccolo Andrè, di 9 anni, e quattro donne di età compresa tra i 45 e i 75 anni. Oltre 200 persone sono rimaste ferite, 41 delle quali si trovano in terapia intensiva. Tra i feriti, anche un 39enne italo-tedesco che, pur avendo subito un intervento alle gambe, non è in pericolo di vita.
Tra feroci polemiche e manifestazioni che hanno visto centinaia di persone scendere in piazza a fianco del partito politico tedesco di estrema destra Alternativa per la Germania (AfD) per protestare contro le politiche “lassiste” del governo in materia di immigrazione e sicurezza, le indagini starebbero rivelando un quadro “complesso”. Abdulmohsen, di origini saudite, sarebbe per chi investiga un ex musulmano che avrebbe abbracciato l’islamofobia. Secondo le autorità non ci sarebbero prove di radicalizzazione islamica, ma emergerebbero presunti collegamenti con ambienti dell’estrema destra e teorie complottiste. Ma se così fosse, resta da spiegare in maniera convincente come mai, invece di rivolgere le proprie attenzioni contro luoghi di culto islamici, Abdulmohsen si sia scagliato contro i mercatini di Natale, manifestazione tipica di una festività profondamente radicata nella cultura occidentale e cristiana.
In ogni caso le dichiarazioni del saudita rivelerebbero un odio radicato contro il sistema di accoglienza tedesco. L’uomo negli anni aveva accumulato una serie di denunce per minacce, insulti e abuso di chiamate d’emergenza. Già nel 2013, aveva espresso l’intenzione di compiere “azioni di risonanza internazionale”.
E com’è naturale, dopo i drammatici eventi di Magdeburgo, la paura in Germania serpeggia e la tensione resta altissima. Le autorità hanno intensificato le misure di sicurezza nei mercatini di Natale. A Bremerhaven la polizia ha fermato un uomo che aveva minacciato di attaccare un mercatino natalizio tramite TikTok. Anche se non sono stati forniti ulteriori dettagli, le autorità assicurano che “la situazione è sotto controllo”.