Lettera aperta al ministro Nordio: “Forte preoccupazione per le nuove misure che rischiano di minare i principi costituzionali”.
Roma – Stralciare la norma sul contributo unificato approvata dalla Commissione Bilancio della Camera
nell’ambito dell’esame della legge di Bilancio. E’ la richiesta “urgente” che l’avvocatura, con l’Organismo congressuale forense, rivolge in una lettera aperta rivolta al ministro della Giustizia Carlo Nordio e ai parlamentari, esprimendo “forte preoccupazione per le nuove disposizioni che, pur evitando l’ipotesi estrema di subordinare l’avvio del processo al pagamento integrale del contributo unificato, introducono misure che rischiano di minare il principio costituzionale sancito dall’articolo 24 della Costituzione”.
Secondo l’Ocf, “la previsione di un acconto pari a 43 euro per l’iscrizione a ruolo potrebbe sembrare, a prima vista, un onere contenuto, ma il contesto generale lascia intravedere un irrigidimento delle procedure di recupero coattivo e l’introduzione di nuove sanzioni che ostacolano ulteriormente l’accesso alla giustizia”: la norma, denunciano gli avvocati, “introduce una barriera fiscale alla domanda di giustizia, trasformando l’accesso ai tribunali in un privilegio riservato a chi può permetterselo. Per molti cittadini in difficoltà economica, il pagamento immediato di somme elevate è un ostacolo insormontabile soprattutto in assenza di un sistema di esenzioni o dilazioni adeguato”.
L’Organismo congressuale forense chiede quindi un intervento immediato per stralciare la norma sul contributo unificato e rivedere le disposizioni introducendo “criteri di proporzionalità e meccanismi di esenzione inclusivi ed equi”: la giustizia non può essere un lusso – conclude l’Ocf – è essenziale che lo Stato dia un segnale chiaro di vicinanza ai cittadini, garantendo l’effettività del diritto di accesso alla giustizia”.