Carceri: a Arezzo il Garante dei detenuti e degli agenti penitenziari

Sandra Rogialli ricoprirà la carica che per la prima volta sarà a tutela di tutto il sistema penitenziario, non solo dei reclusi.

Arezzo – Sandra Rogialli è il Garante dei diritti degli operatori del sistema penitenziario e delle persone private della libertà personale del Comune di Arezzo, figura istituita dal Consiglio Comunale del 27 giugno scorso su proposta di delibera dei capigruppo di Ora Ghinelli 20-25, Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia.
La figura della dottoressa Rogialli, psicologa, è stata individuata in considerazione anche della sua lunga esperienza all’interno dei presidi penitenziari fiorentini. Come stabilito dal regolamento, tra i vari compiti, il garante opererà a titolo gratuito per migliorare le condizioni di vita degli agenti di Polizia penitenziaria e di tutto il personale che a vario titolo presta la propria attività all’interno delle carceri, e per l’inserimento sociale delle persone private della libertà personale al fine di promuovere il benessere degli operatori del sistema penitenziario e prevenire il fenomeno del burnout.

Tra le sue funzioni anche quella di promuovere con le amministrazioni e gli organismi interessati protocolli di intesa utili a poter espletare le sue funzioni anche attraverso visite ai luoghi di detenzione, di favorire l’esercizio dei diritti e delle opportunità di partecipazione alla vita civile e di fruizione dei servizi comunali
dei detenuti con particolare riferimento ai diritti fondamentali, alla casa, al lavoro, alla formazione, alla cultura, all’assistenza, alla tutela della salute, allo sport, di stimolare il confronto con le autorità competenti riguardo alle condizioni dei luoghi di reclusione, con particolare attenzione all’esercizio dei diritti riconosciuti ma non adeguatamente tutelati.

”Il problema della vivibilità all’interno delle carceri italiane riguarda sia i diritti delle persone private della libertà, ma coinvolge anche la vita quotidiana di tutti quelli che operano all’interno dei penitenziari, questo è il motivo per il quale abbiamo pensato di istituire, primi in Italia, una figura garante dell’intero sistema, una scelta che lo stesso garante nazionale ha ritenuto appropriata”, ha dichiarato il sindaco Alessandro Ghinelli. ”Questa è una sfida che accetto volentieri con la voglia di confrontarmi e di capire come possiamo affrontare insieme le tante tematiche che la realtà del carcere comprende. Sono convinta che la scelta di cercare di armonizzare i bisogni di chi è privato della libertà personale e di chi opera all’interno degli istituti penitenziari sia positivo come lo è interpretare il carcere come una realtà inclusiva”, commenta il garante Sandra Rogialli.

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