Denunciato il legale rappresentante della società. Il carburante era privo di autorizzazioni e violava le norme in materia di accise.
Reggio Emilia – Una società operante nel settore della “riparazione e manutenzione di altre macchine speciali nca”, che deteneva circa 18.000 litri di carburante per uso agricolo, senza alcun titolo autorizzatorio, violando così la normativa vigente in materia di accise. La scoperta è dei finanzieri del Comando Provinciale nell’ambito di un capillare e articolato servizio di controllo economico del territorio, finalizzato alla prevenzione e al contrasto di fenomeni di illegalità economico-finanziaria.
Le attività di controllo svolte dai militari del Gruppo di Reggio Emilia hanno portato al rinvenimento di 19 fusti/contenitori in plastica all’interno di un capannone adibito alla manutenzione e riparazione dalla società, la quale era priva dei requisiti necessari per l’acquisto, stoccaggio o deposito di carburante ad uso agricolo. Questo tipo di carburante beneficia di regimi fiscali agevolati, con tassazioni più favorevoli sia ai fini IVA che accise.
Di conseguenza, le Fiamme Gialle hanno proceduto, in assenza di documentazione che attestasse l’acquisto o la vendita del gasolio rinvenuto, a un sequestro probatorio e hanno deferito il legale rappresentante all’Autorità Giudiziaria per le violazioni previste dal D.Lgs. 504/1995 (Testo Unico Accise), in quanto l’azienda ha sottratto all’imposizione e al pagamento delle imposte prodotti energetici sottoposti a accise, senza essere qualificata come “imprenditore agricolo professionale”. L’acquisto, lo stoccaggio e la vendita non autorizzata di carburante per uso agricolo, oltre a causare un minor gettito tributario, altera la concorrenza e la corretta allocazione delle risorse.