“Prima del Pratello”: un progetto per portare l’archeologia ai ragazzi del carcere minorile di Bologna

La mostra dei reperti, provenienti dall’area abitata in antico e dove oggi sorge l’Istituto, è stata allestita da una decina di giovani detenuti.

Bologna – Nell’anno scolastico 2023/2024, il  Museo Civico Archeologico , in collaborazione con l’Istituto Penale per i Minorenni “Pietro Siciliani” e il Centro per l’Istruzione degli Adulti CPIA 2 metropolitano di Bologna “Eduard C. Lindeman, ha realizzato il progetto Prima del Pratello. Questa iniziativa sperimentale ha coinvolto 10 giovani in un percorso unico, pensato per avvicinarli al mondo dell’archeologia e per promuovere la consapevolezza storica del territorio.

L’obiettivo principale è stato permettere ai ragazzi di esplorare le fasi principali del lavoro dell’archeologo, utilizzando la storia dell’antica Felsina (la Bologna etrusca) come punto di partenza.

Prima del Pratello. Veduta di allestimento. Bologna, Museo Civico Archeologico. Courtesy Settore Musei Civici Bologna | Museo Civico Archeologico

L’Istituto Penale per i Minorenni sorge in un’area ricca di storia. Dalla Bologna etrusca fino al convento medievale delle suore francescane dei Santi Lodovico e Alessio, la zona di via del Pratello è stata testimone di cambiamenti epocali.

Gli scavi archeologici condotti dal celebre Antonio Zannoni, ingegnere e pioniere dell’archeologia urbana, hanno portato alla luce tracce di capanne etrusche (VIII-VII sec. a.C.), pavimenti di abitazioni romane e tombe galliche. Questi ritrovamenti hanno contribuito a delineare la storia sociale ed economica della zona, rivelando particolari sulla vita quotidiana degli antichi abitanti.

Il progetto ha previsto cinque incontri in cui i partecipanti hanno sperimentato il processo che conduce i reperti archeologici dallo scavo alla vetrina del museo.

  1. Introduzione all’archeologia: I ragazzi hanno appreso le basi teoriche dello scavo archeologico e l’importanza di conservare i reperti nel loro contesto originale.
  2. Analisi dei reperti: Guidati dal personale del museo, hanno eseguito operazioni come il restauro, la schedatura e la preparazione delle didascalie.
  3. Allestimento museale: I giovani hanno progettato l’esposizione, approfondendo il rapporto tra oggetto e narrazione storica.

I reperti utilizzati per il progetto provengono in gran parte dagli scavi di via del Pratello, affiancati da esemplari meglio conservati, come vasi, utensili e decorazioni ceramiche.

Il lavoro dei ragazzi culmina in una piccola esposizione al Museo Civico Archeologico di Bologna, aperta dal 4 dicembre 2024 al 6 gennaio 2025. Le vetrine, progettate dai partecipanti, mettono in evidenza la realtà archeologica di via del Pratello, con una selezione di reperti accompagnata da materiali che documentano il percorso didattico.

Prima del Pratello. Allestimento. Bologna, Museo Civico Archeologico. Courtesy Settore Musei Civici Bologna | Museo Civico Archeologico

Il Pratello: un luogo abitato da 2800 anni
Tra le scoperte più affascinanti legate a via del Pratello spiccano le tracce delle antiche capanne etrusche. Costruite con materiali deperibili come legno e argilla, queste abitazioni rappresentano uno spaccato della vita nella prima età del ferro.

  • Attrezzi e utensili: Oggetti come pesi da telaio, fusaiole e punte di lancia documentano attività quotidiane come la tessitura, la caccia e l’agricoltura.
  • Focolari: Elementi centrali delle capanne, utilizzati per cucinare, illuminare e riscaldare.
  • Ceramiche: Vasi come dolii e olle erano indispensabili per la conservazione e la preparazione dei cibi.

La collaborazione tra le istituzioni prosegue con il progetto Sei un mito!, che guiderà i giovani alla scoperta delle storie mitologiche raffigurate sulle ceramiche attiche del museo. Attraverso visite virtuali e l’analisi di testi antichi, i ragazzi esploreranno le gesta di eroi come Achille ed Eracle, offrendo loro nuove prospettive di crescita personale e culturale.

Il progetto “Prima del Pratello” dimostra dunque come l’archeologia possa essere uno strumento potente di inclusione e formazione. Attraverso il contatto diretto con il patrimonio culturale, i giovani hanno avuto l’opportunità di scoprire il valore della memoria storica, contribuendo al tempo stesso alla propria crescita personale e al dialogo con la comunità.

Per informazioni: www.museibologna.it

Immagine in apertura: Prima del Pratello. Veduta di allestimento. Bologna, Museo Civico Archeologico. Courtesy Settore Musei Civici Bologna | Museo Civico Archeologico

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