Morti in carcere, tra suicidi e decessi naturali: la nota del Dap per fare chiarezza

I dati sono raccolti ed elaborati dal 2004 dalla Sala Situazioni, istituita nel 2002 per ricevere le segnalazioni degli eventi critici.

Roma –  Sono 79 le persone detenute che a oggi si sono tolte la vita all’interno degli istituti penitenziari dal primo gennaio 2024. Il dato – riporta una nota del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria – si riferisce al numero dei casi per i quali le evidenze dei fatti hanno escluso la necessità di ulteriori accertamenti da parte dell’Autorità Giudiziaria. Nel 2022 il numero più alto di suicidi: 84. Per mera informazione statistica si riporta inoltre che alla data odierna risultano 116 i decessi di detenuti per cause naturali e 22 quelli per cause da accertare.

I dati sono raccolti ed elaborati dal 2004 dalla Sala Situazioni, istituita nel 2002 presso il DAP proprio allo scopo di ricevere le segnalazioni degli eventi critici provenienti da tutti gli istituti penitenziari. Con l’avvento della tecnologia, tali dati confluiscono direttamente in un applicativo informatico, denominato “Eventi critici”, al quale ha accesso per la consultazione in tempo reale anche il Garante nazionale dei diritti delle persone private della libertà personale.

“Pur nella consapevolezza che ogni singolo evento critico e, a maggior ragione, ogni notizia di decesso di un detenuto riveli la drammaticità di una dolorosa vicenda umana che sconvolge non solo i familiari della persona e gli altri detenuti, ma anche tutto il personale che con diverse competenze opera ogni giorno e con grande professionalità negli istituti penitenziari, – conclude la nota – si avverte la necessità di fare chiarezza sui dati ufficiali del Dipartimento a fronte di numeri diversi che quotidianamente vengono forniti da enti o associazioni di volontariato nel loro pur apprezzato impegno offerto nel sistema penitenziario”.

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