Il fatto risale al 12 aprile 2019 in via Cadore, a Milano. La squadra mobile ha eseguito oggi l’ordinanza di custodia cautelare in carcere.
Milano – Nuovo arresto per Luca Lucci. Il capo ultras del Milan è ora accusato del tentato omicidio di Enzo Anghinelli, del 12 aprile 2019 in via Cadore, a Milano. La squadra mobile ha eseguito oggi l’ordinanza di custodia cautelare in carcere disposta dal gip Domenico Santoro, a carico del 43enne già detenuto per l’inchiesta ‘Doppia curva’ dei pm Paolo Storari e Sara Ombra sui traffici del tifo organizzato milanese e per spaccio di droga. Lucci è accusato di tentato omicidio in concorso con il suo ‘vice’ Daniele Cataldo (a San Vittore dallo scorso 17 ottobre) e con ignoti e per detenzione illegale di armi da fuoco.
Per la tentata uccisione di Anghinelli, che venne gravemente ferito a colpi di pistola alla testa in via Cadore, zona Porta Romana a Milano, il 12 aprile di cinque anni fa e si salvò per miracolo, il 17 ottobre era stato già fermato, nelle indagini della Squadra mobile coordinate dai pm Paolo Storari e Leonardo Lesti, Daniele Cataldo, 52 anni, ritenuto il “vice” di Lucci. E già si era saputo che, nell’ambito dei nuovi accertamenti sul ‘cold case’, il capo ultrà rossonero, 43 anni e detto “la belva”, era indagato per il tentato omicidio in qualità di presunto mandante.
Oggi gli è stata notificata, nel carcere di Voghera dove è detenuto, la nuova ordinanza del gip. Durante l’interrogatorio, Cataldo aveva negato di essere uno dei due uomini in sella allo scooter dal quale partirono i colpi. Un agguato che, secondo le indagini, sarebbe maturato nell’ambito di “uno scontro per il controllo della Curva Sud” e per certificare la volontà di “supremazia” conquistata dal 2016 da Luca Lucci, che stava portando avanti una “guerra” contro un altro gruppo di ultrà milanisti, i Black Devil, capeggiati da Domenico Vottari, a cui era legato Anghinelli.