Decreto giustizia, Casciaro: “Bene accantonamento disciplinare”

Il segretario dell’Anm sulla decisione di non introdurre nel testo finale la norma che prevedeva la stretta sui commenti dei magistrati.

Roma – “Apprezzo l’accantonamento di una previsione disciplinare nata per fronteggiare la lacuna creata con la soppressione del reato di abuso d’ufficio ma tecnicamente così mal formulata da consentire di perseguire disciplinarmente i magistrati per il sol fatto di fornire pareri tecnici su testi di riforma rientranti nella materia trattata per ragioni professionali”. Così il segretario generale dell’Anm Salvatore Casciaro dopo che nel decreto giustizia approvato ieri non è stata introdotta la “stretta” sui commenti dei giudici. Nel decreto non c’è più la norma che prevede azioni disciplinari per i magistrati che prendono posizioni pubbliche su un argomento di cui si occupano o di cui si occuperanno.

Al contempo, afferma Casciaro “non nascondo l’amarezza per quanta poca attenzione si dimostri ancora una volta per la giustizia. All’ultimo istante sono rinviate (venerdì per domenica) le elezioni per i consigli giudiziari e il consiglio direttivo della Cassazione, e ciò dopo l’espletamento di attività elettorali, deposito di liste, autentica di firme, stampa di schede, costituzione di uffici elettorali e impiego del personale amministrativo e di magistratura”.

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