Furti a raffica tra Roma e il Viterbese, i carabinieri fermano una banda di cileni

Trovata anche la refurtiva relativa a diversi colpi andati a segno.

Roma – I Carabinieri della Compagnia di Bracciano hanno sottoposto a fermo di indiziato di delitto 6 uomini cileni, gravemente indiziati dei reati di ricettazione e tentato furto in abitazione. Nella medesima circostanza, uno dei fermati, un 33enne, è stato anche arrestato perché trovato in possesso di documenti falsi validi per l’espatrio.

L’attività trae origine da una nota di ricerca ricevuta dalla Centrale Operativa della Compagnia di Civita Castellana, relativa a un’autovettura Opel di colore bordeaux, i cui occupanti, la stessa mattina, avevano tentato un furto nel comune di Nepi. Proprio lo stesso veicolo, nei giorni precedenti, era stato notato parcheggiato in una delle strade del centro di Bracciano, attirando l’attenzione dei Carabinieri.

Dopo aver notato l’autovettura, i militari di Bracciano hanno effettuato uno specifico servizio di osservazione e controllo al fine di individuare gli utilizzatori e il luogo dove si erano rifugiati. Dopo poco, un uomo si è avvicinato all’auto sospetta, consentendo così di risalire all’appartamento dove i Carabinieri hanno trovato ulteriori 5 uomini, tutti di nazionalità cilena.

Secondo gli elementi indiziari raccolti, l’appartamento è ritenuto una base logistica, dalla quale i fermati sono gravemente indiziati di muoversi per commettere furti, in particolare nelle zone nord di Roma e del viterbese. Nello specifico, all’interno dell’autovettura sono stati rinvenuti molteplici arnesi da scasso, utilizzati per accedere alle abitazioni, mentre nell’appartamento i Carabinieri hanno rinvenuto un copioso “bottino”, frutto di molteplici furti perpetrati nei giorni precedenti.

In particolare: decine di orologi, borse e gioielli, un costoso clarinetto, console di videogames, oltre a profumi e indumenti costosi. Alcuni degli oggetti ritrovati avevano ancora il cartellino e lo scontrino d’acquisto, probabilmente regali acquistati dalle vittime per le prossime festività natalizie.

Dopo aver portato i sei uomini in caserma, i Carabinieri si sono subito messi all’opera per cercare di restituire la refurtiva alle vittime, comparando gli oggetti ritrovati con quelli presenti nelle descrizioni di varie denunce pervenute nei giorni precedenti. La stessa sera gli operanti hanno riconsegnato la refurtiva a una famiglia del viterbese, mentre sono stati identificati i proprietari di altra merce sequestrata.

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