Vandalizzato dopo 24 ore a Palermo il manifesto in memoria di Biagio e Giuditta

Ieri a 39 anni dall’incidente era stato celebrato il ricordo dei giovani travolti dall’auto di scorta dei magistrati Borsellino e Guarnotta.

Palermo –  Vandalizzato in meno di 24 ore nel capoluogo siciliano il manifesto in memoria di Biagio Siciliano e Giuditta Milella, i due studenti di 14 e 17 anni vittime il 25 novembre 1985 nella centralissima via Libertà di un tragico incidente stradale che coinvolse un’auto dei carabinieri di scorta ai giudici Paolo Borsellino e Leonardo Guarnotta. “Una parte becera e senza valori della nostra comunità si è premurata di distruggerlo”, dicono in una nota l’ottava Circoscrizione, il Centro studi Paolo e Rita Borsellino e la Cna di Palermo che stigmatizzano quanto accaduto e sporgeranno formale denuncia alle autorità affinché “gli autori del gesto possano essere identificati e rendere conto delle proprie azioni”.

Vandalizzato il manifesto di Biagio e Giuditta

“Qualsiasi motivo si celi dietro il gesto incivile non intendiamo assolutamente sottovalutarlo – aggiungono – Nella diversità dei ruoli e ognuno per i compiti che è chiamato a svolgere all’interno della società, siamo impegnati comunemente e con determinazione nel promuovere una società più consapevole e responsabile, ispirati dai valori di giustizia e legalità democratica e continueremo a farlo con perseveranza”. Il manifesto con i volti e la storia di Biagio e Giuditta sarà ricollocato.

Solo ieri nel luogo dell’incidente, in via Libertà, all’incrocio con piazza Croci, era stata deposta una corona di fiori ed era stata affissa un’immagine in loro memoria. “La mia famiglia fu distrutta dopo quel giorno terribile – ha raccontato il fratello di Biagio – in quel periodo esisteva la lotta fra il bene e il male. La città di Palermo sembrava disturbata dalle sirene e dai morti che, secondo noi, erano lontanissimi dalla nostra realtà quotidiana. Invece non era così, la morte di mio fratello, in quel tragico incidente, fece capire alla città intera che nessuno era esente dal pericolo. Sono passati quasi quarant’anni da allora, ma la memoria resta una cosa importantissima, per non dimenticare quegli anni”.

Giuditta Milella e Biagio Siciliano

Era il 25 novembre 1985 a Palermo quando i due giovani studenti del Liceo Meli, morirono nel tragico incidente alla fermata dell’autobus di piazza Croci. Un incidente che coinvolse un’auto di scorta dei giudici Guarnotta e Borsellino. Ci furono 23 feriti, ma Biagio e Giuditta ebbero la peggio. Biagio Siciliano morì subito. Giuditta Milella spirò il primo dicembre successivo.

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