In Abruzzo scovato un laboratorio clandestino di merce contraffatta. In Lombardia tolti dal mercato migliaia di addobbi natalizi privi si sicurezza.
Teramo – Due operazioni a Teramo e a Lodi confermano l’impegno a tutto campo della Guardia di finanza nel contrasto alla vendita di prodotti contraffatti e per la tutela del “made in Italy”.
In Abruzzo le indagini dei militari hanno portato all’individuazione di una persona che usciva da un’abitazione/laboratorio trasportando le classiche “buste blu” di grandi dimensioni, contenenti prodotti con noti marchi contraffatti (principalmente scarpe, maglie e giubbotti).
Dopo un tentativo di fuga interrotto dall’inseguimento dei finanzieri, i militari hanno sequestrato i capi e perquisito l’abitazione. All’interno, sono stati rinvenuti ulteriori capi di abbigliamento e accessori contraffatti pronti alla vendita, insieme a una piccola quantità di capi vergini, destinati a essere marchiati tramite l’applicazione di stickers adesivi di noti marchi, anch’essi sequestrati in grande quantità.
Il metodo di contraffazione era semplice: utilizzando un ferro da stiro, gli stickers venivano fissati a caldo sui capi o sugli accessori, rendendoli apparentemente autentici. Le perquisizioni hanno permesso di sequestrare 133 capi contraffatti e 1030 stickers di vari marchi.
A Lodi i finanzieri hanno sequestrato oltre 11mila articoli non conformi agli standard di sicurezza stabiliti dalla normativa comunitaria e nazionale. Tolti dal commercio oltre 930 prodotti calzaturieri non sicuri, esposti per la vendita in diversi esercizi commerciali. Parallelamente, i militari di Casalpusterlengo hanno sequestrato 10.200 addobbi natalizi privi delle informazioni obbligatorie minime e non conformi agli standard di sicurezza. Al termine delle operazioni, gli articoli non conformi sono stati sottoposti a sequestro amministrativo, e sono state comminate sanzioni per oltre 30.000 euro.