Chiesto il massimo della pena per il 23enne reo confesso del femminicidio della ex fidanzata. La sentenza è attesa per il 3 dicembre.
Venezia – Omicidio di Giulia Cecchettin, il pm chiede l’ergastolo per Filippo Turetta, il 23enne di Torreglia (Padova) che nel novembre 2023 ha ucciso con diverse coltellate la sua ex fidanzata, Giulia Cecchettin per poi fuggire in Germania, dove è stato catturato per poi essere incarcerato a Verona.
Oggi è ripreso il processo in corso per il femminicidio, divenuto un simbolo nella lotta alla violenza sulle donne: Turetta è in aula, mentre il padre di Giulia, Gino Cecchettin, è assente per impegni con la fondazione che porta il nome della figlia, nella Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne.
Il pm Andrea Petroni dopo la requisitoria ha chiesto il massimo della pena. Turetta è accusato di omicidio volontario con le aggravanti della premeditazione, crudeltà, legame affettivo, sequestro di persona, occultamento di cadavere e porto d’armi. Di queste, decisiva è in particolare la premeditazione, contestata però da parte della difesa – ma ammessa dallo stesso Turetta nel corso della seconda udienza del processo – che punta a parlare di “preordinazione”: secondo questa tesi Turetta aveva pensato di uccidere la ragazza, ma non ne era certo. Di questo i legali discuteranno durante l’udienza di domani, martedì 26 novembre.
Per evitare l’ergastolo, la difesa punta fra l’altro anche sull’atteggiamento collaborativo avuto da Turetta in aula e sul fatto che sia molto giovane. La sentenza è attesa per il 3 dicembre.