Nel ’99 l’Onu la istituisce dopo il triplice femminicidio nella Repubblica Dominicana nel ’60. Le iniziative in tutta Italia, da Nord a Sud.
Roma – La violenza sulle donne ha raggiunto livelli sempre più allarmanti: stalking, abusi e femminicidi. Ma la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne ha radici che partono 25 anni fa. Istituita dall’Onu nel 1999, in ricordo delle tre sorelle Mirabal, deportate, violentate e uccise il 25 novembre 1960 nella Repubblica Dominicana. Si chiamavano “Mariposas”, farfalle. Era il nome di battaglia scelto da Patria, Minerva e Maria Teresa Mirabal, tre sorelle che nella Repubblica dominicana degli anni Cinquanta osarono sfidare il regime di Rafael Leonidas Trujillo.
Il 25 novembre del 1960 la jeep su cui viaggiano con l’ingannevole promessa di poter rivedere i loro mariti, prigionieri politici, subì un’imboscata da parte dei servizi segreti. Le tre donne vennero picchiate a bastonate, uccise e ricaricate sulla jeep, gettata in un fosso nel tentativo di far sembrare la loro morte un incidente. Pochi credettero però a questa versione, la loro morte anzi finì per catalizzare l’attenzione contro la sanguinosa dittatura di Trujillo, assassinato il 30 maggio dell’anno successivo. Ed è in ricordo di quel triplice femminicidio che il 25 novembre di ogni anno si celebra la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne.
Da un capo all’altro d’Italia oggi, tra cortei, eventi e manifestazioni il mondo è catalizzato sulle violenze che ogni giorno si abbattono sul mondo femminile. La mobilitazione è forte, e cominciano a raccogliersi i frutti. In arrivo a Roma ventuno smartwatch per tutelare donne vittime di violenza. Diventa operativo nella capitale il progetto ‘Mobile Angel’ un servizio nato dalla collaborazione tra carabinieri e club romani di Soroptimist
International, interamente sostenuto dalla Fondazione Lottomatica. Un dispositivo collegato con la centrale operativa dei carabinieri per dare un allarme immediato nel caso di aggressioni. Si tratta di orologi di ultima generazione collegati direttamente con la sala operativa del Comando provinciale dei carabinieri che, indossati da vittime di atti persecutori o comunque di violenza di genere, possono inviare una richiesta di
aiuto.
L’allarme, oltre a poter essere attivato dalla donna, scatta in automatico in caso di aggressione come uno
spintonamento o se viene strappato dal polso. Lo smartwatch è inoltre dotato di microfono e di un apparecchio di geolocalizzazione. Il progetto, presentato in questi giorni dal comandante del reparto operativo di Roma Adolfo Angelosanto, entra nel vivo dopo la firma di un protocollo tecnico nei mesi
scorsi tra Comando provinciale dell’Arma e Procura capitolina. E’ stato già avviato in altre città e si è dimostrato “veramente efficace” ha sottolineato il colonnello Angelosanto. La capofila è stata Napoli, seguita da Torino e Milano (con 15 dispositivi ognuna) e poi Ivrea (che ne ha 5). Con quelli della Capitale si
arriva quindi, complessivamente, a 71 smartwatch ‘anti-aggressione’.
“In alcune circostanze l’attivazione del sistema di allarme da parte della persona offesa ha consentito l’immediato intervento della pattuglia e la repentina fuga dello stalker. A Milano, in un caso – ha raccontato il tenente colonnello Gennaro Petruzzelli, dell’ufficio operazioni del Comando generale dei carabinieri – è stato possibile anche procedere all’arresto di un uomo che era già colpito da un allontanamento dalla casa
familiare e da un divieto di avvicinamento alla ex”. Gli smartwatch verranno consegnati, di concerto con i magistrati della Procura di Roma, ad alcune vittime scelte di volta in volta, sempre previo loro consenso. Le prime donne che li riceveranno nelle capitale sono state già individuate. Il progetto è stato finanziato per i prossimi tre anni.
“Abbiamo inteso promuovere questa iniziativa perché punta alla salvaguardia della persona – ha detto Riccardo Capecchi, presidente della fondazione Lottomatica – Quando abbiamo ricevuto questa proposta, l’abbiamo valutata e abbiamo capito che era un’esigenza vera a cui bisognava provare a rispondere”. La collaborazione tra Arma e il Soroptimist International d’Italia, avviata nel 2015, ha inoltre portato all’allestimento all’interno delle caserme di oltre 200 locali idonei all’ascolto di donne che hanno subito violenze di genere e di altre vittime vulnerabili nell’ambito del progetto “Una stanza tutta per sé”.
Anche a Bologna la Questura celebra la giornata contro la violenza sulle donne, In piazza Maggiore, all’angolo della farmacia comunale, sarà presente dalle 8.30 alle 14 personale di Polizia specializzato in materia di violenza di genere della divisione anticrimine, del compartimento polizia postale e della scientifica, in modo da “esporre gli strumenti previsti per la prevenzione- annunciano in Questura- di tutte le forme di violenza manifestate contro le donne”: si spazia da quella psicologica a quella fisica, dallo stalking alla violenza domestica ed economica, fino a quella informatica. Non mancherà un focus sul provvedimento dell’ammonimento del questore, strumento per offrire alla vittima una tutela anticipata e più rapida: da gennaio 2024 a oggi, sono stati 94 gli ammonimenti emessi in città.
A Milano l’assessore regionale alla Famiglia, Solidarietà sociale, Disabilità e Pari opportunità Elena Lucchini ha organizzato, dalle ore 9 alle ore 12 all’Auditorium Testori un evento dedicato agli studenti: ‘Contro la violenza, rompi il silenzio’. La conduzione è affidata a Teatro Educativo. Attraverso una performance teatrale, creerà una alternanza di interazioni e testimonianze con la platea e la guiderà sulla consapevolezza del tema della giornata. Nel pomeriggio, a partire dalle ore 14.30, al Belvedere Silvio Berlusconi si terrà il talk istituzionale ‘Contro la violenza, una rete al tuo fianco’. Si confronteranno vari rappresentanti delle istituzioni e dei Centri Antiviolenza. Nonché studenti e rappresentanti delle Università e della Consulta regionale e provinciale.
Casa del Cinema di Roma in collaborazione con la Fondazione Una Nessuna Centomila propone una serie di eventi e iniziative. Il 25 saranno proiettati due film: alle ore 17.00 “La Casa Viola” di Francesco Calandra e alle ore 20.00 seguirà Familia di Francesco Costabile. Inoltre, sarà ospitata anche la mostra di Claudio Iannone, con una serie di scatti inediti dal set di C’è ancora domani. A Firenze la Casa delle Donne inaugura la prima edizione di “ZERO T” (T per Tolleranza), rassegna di incontri promossa e organizzata da questo laboratorio di attività e confronto al femminile. Saranno molte le giornate dedicate a varie attività: presentazioni di libri, workshop e laboratori, convegni, interviste. Ancora a Firenze, il 25 novembre andrà in scena lo spettacolo “Quadri di donne” presso il Teatro Cartiere Carrara di Firenze che tra danza, musica dal vivo e recitazione affronterà la tematica della violenza sulle donne.
Dura inoltre dal 25 novembre fino al 10 dicembre, Giornata dei diritti umani, la campagna internazionale UNiTE, “16 giorni di attivismo contro la violenza di genere”. Fa parte dell’iniziativa globale Orange the World, con l’arancione rappresenta un futuro libero dalla violenza contro donne e ragazze ed è focalizzata, quest’anno, sul tema del femminicidio, da affrontare con l’hashtag #NessunaScusa. L’iniziativa è stata rilanciata da UN Women Italy che ha richiamato l’attenzione sulle azioni concrete che devono essere adottate da tutti i settori della società, con riferimento specifico al nostro Paese. Se i governi devono creare e applicare leggi severe contro la violenza di genere, e adottare Piani Nazionali d’Azione che garantiscano la protezione delle donne, anche le aziende e le istituzioni devono fare la loro parte.
Anche il mondo del food si mobilita per sensibilizzare l’opinione pubblica: sempre più ristoranti, negozi, associazioni e brand alimentari, Promuovono iniziative a sostegno delle vittime. Anche il cibo diventa strumento per sensibilizzare e combattere l’emergenza. Nelle piazze italiane tornano intanto le clementine di Confagricoltura Donna, per promuovere una cultura della consapevolezza e sostenere i centri antiviolenza sul territorio italiano attraverso una raccolta di fondi. Le regioni dove quest’anno sarà possibile trovare le clementine offerte dalle aziende agricole di Confagricoltura Donna e contribuire all’iniziativa sono Calabria, Campania, Emilia-Romagna, Lazio, Liguria, Lombardia, Piemonte, Puglia, Sicilia, Umbria e Veneto.
Sul sito di Confagricoltura si può trovare l’elenco completo delle piazze e le date in cui verranno organizzati i banchetti di distribuzione delle clementine. “Le clementine sono un simbolo importante per il mondo agricolo: ci aiutano a ricordare Fabiana Luzzi, giovane studentessa di Corigliano Calabro, massacrata dall’ex fidanzato, in un agrumeto nella piana di Sibari”, spiega Alessandra Oddi Baglioni, presidente di Confagricoltura Donna. “Siamo in prima linea per costruire consapevolezza e fermare i femminicidi”. Sempre più donne chiedono aiuto. I centri antiviolenza Di.Re (Donne in Rete contro la violenza) vedono aumentare, per il secondo anno consecutivo, il numero delle donne accolte, con un incremento pari al 14% rispetto al 2023. Dalla rilevazione sul 97% dei centri nei primi 10 mesi dell’anno risulta che 21.842 donne si sono rivolte alle strutture. La proiezione del numero totale di donne su 12 mesi è di 26.210 con un incremento potenziale rispetto al 2023 di 3.125 donne. In termini di media mensile, nel 2024 i centri hanno accolto 2.184 donne, contro le 1.924 del 2023.
La Coop ha lanciato una campagna chiamata “Il silenzio parla”: acquistando un pacco di pasta a marchio Coop in edizione limitata, con un pack total white, i clienti possono contribuire ai progetti di Differenza Donna, un’associazione che aiuta le donne vittime di violenza. Ogni shopper venduta dona 50 centesimi all’associazione. Inoltre, il QR code sulla confezione consente di accedere a un podcast con sei storie di violenza raccontate dalla voce di uomini: gli attori Francesco Migliaccio, Edoardo Barbone e Giacomo Ferraù, accompagnati dalle musiche di Fabrizio Campanelli, danno voce a queste storie, che saranno trasmesse nei punti vendita tramite Radiocoop durante il 25 novembre.
E ancora, i Fratelli Coppola, la catena di ristorazione fondata dai tre fratelli napoletani Katia, Ciro e Antonio, nella giornata di oggi regala, a chiunque acquisterà la pizza Nastro Rosso nei locali di Milano, Como e Como Lago, una lezione di autodifesa nella palestra Supreme Paderno di Paderno Dugnano. Questa iniziativa si rivolge anche agli uomini, che potranno donare la lezione alla propria figlia, alla compagna o a un’amica. Katia Coppola parteciperà in prima persona alla lezione di autodifesa.