Nei primi dieci mesi dell’anno gli incassi derivati dalle multe stradali a favore degli Enti locali ammontano a 1,3 miliardi di euro.
Roma – Si prospetta un salasso nelle multe agli automobilisti, dal 2025: dal 1° gennaio le cifre potrebbero aumentare per via dell’aggiornamento biennale degli importi delle sanzioni, che si basa sull’andamento dell’indice dei prezzi al consumo rilevato dall’Istat. L’incremento era stato scongiurato negli ultimi due anni, per via dell’intervento previsto dalla Legge di Bilancio 2023 che ha sospeso l’aggiornamento fino alla fine del 2024. Senza ulteriori interventi in questo senso, gli importi potrebbero aumentare di oltre il 5%. Come evidenziato dall’Istat, la variazione a settembre 2024 rispetto allo stesso mese del 2022 è stata pari al 5,7%. Un esempio su tutti, il passaggio con il semaforo rosso passerebbe dagli attuali 167 a 177 euro, e per la guida al telefono si passerebbe da 165 a 174 euro.
Nel calcolo dei nuovi importi sarà applicata anche la consueta regola dell’arrotondamento all’unità di euro per eccesso, se la frazione decimale sarà pari o superiore a 50 centesimi, oppure per difetto se sarà inferiore. Dovrebbero invece essere escluse dall’aggiornamento le norme che hanno introdotto o modificato le sanzioni dopo il 1° gennaio 2023 poiché non sono ancora passati 2 anni. Per il decreto interministeriale si dovrà attendere, a meno di sorprese dell’ultimo minuto nella Legge di Bilancio 2025, la metà del mese di dicembre.
Nei primi dieci mesi dell’anno gli incassi derivati dalle multe stradali a favore degli Enti locali ammontano a 1,3 miliardi di euro, una cifra resa nota dal Codacons analizzando i proventi dei Comuni relativi proprio alle violazioni stradali. Dai dati del Codacons è emerso che la Regione che ha incamerato di più è la Lombardia, con 348 milioni di euro, seguita dal Lazio – che ha ottenuto 130 milioni – e dall’Emilia-Romagna, con 129 milioni. La città che ha incassato di più è Milano con 128,7 milioni, seguita da Roma (88 milioni) e Torino (43,7 milioni). I piccoli comuni con meno di 5mila abitanti hanno raccolto grazie alle sanzioni stradali elevate nel 2024 la bellezza di 72,7 milioni di euro, cifra che sale a 93 milioni se si considerano anche le municipalità tra i 5mila e i 10mila abitanti. Oltre 410 milioni, invece, sono stati gli incassi totali delle amministrazioni con più di 250mila abitanti.
L’aggiornamento biennale delle sanzioni pecuniarie è previsto dall’articolo 195, comma 3, del Codice (decreto legislativo n. 285 del 1992). Si prevede che ogni due anni gli importi debbano essere adeguati sulla base dell’intera variazione dell’indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (Foi) registrata dall’Istat. L’aggiornamento è fermo dal 2022, cioè da quando la Legge di Bilancio 2024 ne ha previsto la sospensione in considerazione dell’eccezionale situazione economica derivante dall’emergenza sanitaria e dalla crisi energetica.