Sanità, ok al decreto tariffe: dal 30 dicembre nuove cure gratuite del Servizio sanitario nazionale

I nuovi Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) aggiornano cure e prestazioni sanitarie a carico del SSN, con importanti innovazioni per specialistica e protesica.

Roma – Dal 30 dicembre 2024, i cittadini italiani potranno usufruire di nuove cure e prestazioni sanitarie garantite dal Servizio Sanitario Nazionale (SSN), grazie all’aggiornamento dei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA). Il nuovo decreto del Ministero della Salute, approvato in Conferenza Stato-Regioni, introduce importanti innovazioni nelle tariffe e nei servizi per la specialistica ambulatoriale e l’assistenza protesica, aggiornando i nomenclatori per la prima volta dopo 28 e 25 anni. L’impatto in termini di incremento delle risorse messe a disposizione dal governo raggiunge i 550 milioni di euro.

Le novità per la specialistica ambulatoriale

Le nuove prestazioni includono:

  • Procreazione medicalmente assistita.
  • Diagnosi e monitoraggio per celiachia e malattie rare.
  • Enteroscopia con microcamera ingeribile.
  • Screening neonatali estesi a patologie come la SMA.
  • Radioterapia stereotassica, adroterapia e radioterapia con braccio robotico.
  • Consulenza genetica per diagnosi specifiche.

Gli aggiornamenti per la specialistica protesica

Tra le innovazioni per la protesica troviamo:

  • Ausili informatici come comunicatori oculari e tastiere adattate.
  • Apparecchi acustici digitali avanzati.
  • Sistemi di domotica e sensori di comando per ambienti.
  • Arti artificiali tecnologicamente avanzati.
  • Sistemi di riconoscimento vocale e puntamento con lo sguardo.

“L’entrata in vigore del decreto tariffe – sottolinea il Ministero della Salute – è essenziale perché assicura su tutto il territorio nazionale la piena erogazione dei nuovi Lea, superando le disomogeneità assistenziali tra i cittadini che potranno finalmente usufruire in ogni area della Nazione di prestazioni al passo con le innovazioni medico scientifiche per la specialistica ambulatoriale e per la protesica”.

Facebook
Twitter
LinkedIn
WhatsApp
Email
Stampa