Il Ponte sullo Stretto si farà: c’è l’ok del ministero dell’Ambiente. Salvini: “L’Italia guarda al futuro”

Parere favorevole della Commissione Tecnica di Valutazione dell’Impatto Ambientale “con integrazioni”: avanti col progetto.

Il Ponte sullo Stretto si farà: è arrivato il parere favorevole rilasciato dalla Commissione Tecnica di Valutazione dell’Impatto Ambientale del ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica (Mase), sul progetto definitivo.

“La Commissione ha completato nei termini le proprie attività, approvando oggi il parere di propria competenza sul progetto del Collegamento stabile tra Calabria e Sicilia comprendente il Ponte e i collegamenti stradali e ferroviari a terra”, rendono noto fonti del ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica (Mase) riportate dall’agenzia Dire.

La Commissione si è pronunciata positivamente sulla compatibilità ambientale del progetto, così come integrato con la Relazione del proponente, ai sensi del DL 35/2023 sul riavvio dell’iter del Ponte nel rispetto delle condizioni ambientali prescritte che dovranno essere ottemperate perlopiù nella fase della presentazione del progetto esecutivo. Le condizioni riguardano, non solo l’ambiente naturale, terrestre, marino ed agricolo, ma anche aspetti relativi a progettazione di dettaglio per le opere a terra, relativi a cantierizzazione, gestione delle materie, approvvigionamenti, rumore e vibrazioni. L’opera era inserita tra le infrastrutture strategiche già dal 2001 e ha seguito la procedura della Legge Obiettivo.

“Grande soddisfazione” da parte del vicepremier e ministro Matteo Salvini per la decisione della Commissione tecnica di valutazione dell’impatto ambientale a proposito del Ponte sullo Stretto. “L’Italia può guardare al futuro”, conclude Salvini dopo la nota del Mase, come rende noto il Mit.

Esulta anche l’Amministratore delegato della Stretto di Messina, Pietro Ciucci: “Un importante passo avanti per il progetto e la realizzazione dell’Opera. La Commissione ha svolto un lavoro straordinario esaminando nei tempi di legge una progetto complesso come il ponte sullo Stretto. Ora il nostro impegno si concentra sulle prescrizioni espresse, che saranno valutate con grande attenzione, ricordando che la progettazione esecutiva per fasi ne agevolerà l’attuazione”.

Non cessano comunque le polemiche che avvolgono il progetto dell’opera sin dalla sua genesi. “Non si ripetano gli errori del passato, non si autorizzi un’opera priva delle certificazioni necessarie”, avverte il segretario confederale della Cgil Pino Gesmundo. “La presidente del Consiglio Meloni intervenga per chiarire se il suo governo è davvero intenzionato a procedere nonostante il divieto di edificazione sulle faglie sismiche previsto da una circolare della Protezione civile”, aggiunge il leader sindacale, sottolineando che “quanto emerge dalla nota dell’Ingv è gravissimo, e rischia di essere il campanello di allarme su un possibile procedimento autorizzativo irregolare”. Al sindacato, riporta l’Ansa, replica il senatore siciliano e commissario regionale della Lega Nino Germanà: “la Cgil – dice – conosce poco l’iter di questi progetti”
Critica anche Legambiente: “Sul ponte sullo Stretto è importante continuare a far emergere quello che è un progetto che diciamo sostanzialmente ancora non esiste, che rischia di mobilitare 13 miliardi di euro, questo era scritto nella legge di bilancio dello scorso anno, e che ha previsto una serie di stanziamenti nei prossimi anni”, ha detto il presidente nazionale di Legambiente, Stefano Ciafani.

Facebook
Twitter
LinkedIn
WhatsApp
Email
Stampa