“La memoria restituita”: a Capua in mostra i reperti archeologici sequestrati dai carabinieri TPC

Tra le testimonianze più preziose sottratte agli scavi clandestini, un deposito di monete databili tra il VI secolo a.C. e l’VIII secolo d.C.

Caserta – Venerdì 15 novembre alle 15.30 nel Museo archeologico dell’Antica Capua, a Santa Maria Capua Vetere (Caserta), sarà inaugurata la mostra “La memoria restituita. Mostra di reperti sequestrati”. L’evento è organizzato dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere, in collaborazione con il Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale, la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Caserta e Benevento, e la Direzione regionale Musei Nazionali Campania.

I reperti esposti in questa mostra temporanea sono il frutto di una complessa attività d’indagine, denominata Antica Cales, coordinata dalla Procura sammaritana e condotta dai militari del Nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale di Napoli, coadiuvati nella fase esecutiva dai militari dell’Arma territoriale. L’indagine è culminata nel sequestro di migliaia di reperti archeologici provenienti prevalentemente da scavi clandestini effettuati nel territorio della provincia di Caserta, e in parte anche nelle province di Benevento e Salerno.

Rilevante è il quantitativo di monete archeologiche trovate in Svizzera in occasione di una perquisizione eseguita a seguito di rogatoria internazionale con la collaborazione della Procura Cantonale di Zurigo, presso la sede di una nota casa d’aste. Le monete sono databili tra il VI secolo a.C. e l’VIII secolo d.C., insieme a pregiato vasellame archeologico, beni culturali che gli esperti della Soprintendenza ritengono autentici e di assoluto pregio e rarità.

All’inaugurazione della mostra, curata dalla Direzione del Museo archeologico nazionale dell’antica Capua e aperta al pubblico dal 15 novembre 2024 al 15 gennaio 2025, saranno presenti autorità regionali, provinciali e locali, nonché autorevoli esponenti del mondo della Magistratura italiana ed europea e delle articolazioni periferiche del Ministero della Cultura.

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