Arrestato dagli uomini della Squadra mobile, deve scontare una condanna definitiva a 9 anni e 4 mesi per un tentato omicidio del 2001.
Caserta – La Squadra mobile ha arrestato un esponente di rilievo del clan dei casalesi, su cui gravava una condanna definitiva a nove anni e quattro mesi di reclusione per il tentato omicidio avvenuto nel 2001 ad Aversa. La vittima dell’agguato era un altro affiliato al clan camorristico. L’attentato, in cui l’arrestato ha fornito il supporto logistico, era stato organizzato perché la vittima apparteneva a un gruppo criminale autonomo, formatosi senza il consenso del clan dei casalesi.
Questo gruppo svolgeva attività estorsive nel territorio di Aversa, senza versare i proventi nelle casse comuni del clan, violando così le regole imposte dall’organizzazione. Nel 2016, l’arrestato aveva iniziato a collaborare con la giustizia, rivelando informazioni su numerosi reati commessi da lui stesso e da altri membri del clan. Tuttavia, nel 2021 la collaborazione è stata interrotta a causa di gravi violazioni comportamentali.
Nel corso della sua carriera criminale, l’uomo ha iniziato come autista di un capo clan, attualmente in carcere con condanna all’ergastolo, per poi scalare i ranghi dell’organizzazione. È stato coinvolto in numerosi reati, tra cui estorsione, ricettazione, appropriazione indebita, truffa e omicidio, assumendo un ruolo di rilievo all’interno del clan nel tempo.