Il Tempo rivela: “scoop della mail anti-Meloni, Ilaria Cucchi ci querela”

Continua la polemica: Magistratura Democratica parla di reazioni esorbitanti delle più alte istituzioni politiche e organi d’informazione.

Roma – Fratelli d’Italia aveva definito preoccupante la mail con cui il sostituto procuratore della Cassazione Marco Patarnello conferma la presenza di una magistratura politicizzata preoccupata di contrastare l’azione di Giorgia Meloni e del suo governo. Una rivelazione pubblicata su Il Tempo su cui il vicepresidente vicario del gruppo di Fdi al Senato, Raffaele Speranzon aveva annunciato una interrogazione al ministro Nordio. Ora, come racconta il giornale romano, la senatrice di Avs Ilaria Cucchi ha presentato un esposto alla Procura della Repubblica di Perugia, riguardante la pubblicazione, da parte de Il Tempo, di una corrispondenza privata del magistrato Marco Patarnello, contenente opinioni personali sulla premier Meloni.

“La pubblicazione, rilanciata sui social da Giorgia Meloni, ha esposto il giudice Patarnello a critiche e attacchi pubblici, soprattutto da parte dei sostenitori della Presidente del Consiglio e di Fratelli d’Italia. Con l’esposto chiedo alla Procura di Perugia di indagare per conoscere le modalità con cui il quotidiano Il Tempo è entrato in possesso della corrispondenza privata e sapere se il fatto è lecito o costituisce reato. Ho presentato inoltre, una denuncia-querela contro il direttore del quotidiano Il Tempo, Tommaso Cerno, per violazione dell’art. 616 del codice penale che disciplina la violazione della corrispondenza”, è l’affermazione della senatrice di Alleanza Verdi e Sinistra riportata dal quotidiano Il Tempo.

Il direttore del Tempo Tommaso Cerno

La replica di Cerno non si è fatta attendere. “Siamo onorati dell’attenzione della Cucchi, – dice il direttore de Il Tempo – questo prova che chi vuole mettere il bavaglio ai giornali, cercare le fonti, ricattare l’editoria libera è la sinistra. Colpisce che una donna entrata nelle istituzioni a testimoniare la storia del fratello, dove furono i giornali a svelare la verità e quanto era stato tenuto nascosto, non stia dalla nostra parte e dalla parte della verità, ma stia dalla parte di chi vuole occultare e nasconderla dentro i palazzi del potere”. E sempre il quotidiano riporta le parole del vicepremier Matteo Salvini sulla mossa di Cucchi. “Solidarietà al quotidiano Il Tempo, finito nel mirino della sinistra perché ha fatto uno scoop che smaschera l’ennesima toga schierata contro il centrodestra. Il magistrato Marco Patarnello andrebbe licenziato in tronco, perché dimostra di non avere equidistanza e serenità. La sinistra si rassegni: in Italia c’è libertà di stampa e diritto di cronaca”, dice Salvini.

Si infiamma lo scontro politico dopo lo scoop de Il Tempo sulla mail del magistrato su cui interviene la stessa Magistratura Democratica parlando di “reazioni esorbitanti delle massime istituzioni politiche e di alcuni organi d’informazione. Iniziamo con una semplice considerazione: a chi parla di complotto – scrive l’esecutivo di Md – ordito contro la maggioranza di governo sfugge il semplice fatto che un complotto non si prepara annunciandolo in una mailing-list, quella di tutti i magistrati dell’Anm, con migliaia di accessi (da cui chiunque può prelevare qualsiasi contenuto e passarlo a un giornalista)”. ”Nel merito la mail riconosce alla presidente del Consiglio dei ministri – si spiega – di non muoversi per interessi personali, ma in base a una visione politica; che è politicamente forte e sostenuta da una maggioranza forte”.

La premier Meloni

Inoltre “la sua visione della giurisdizione non è condivisibile e mette in discussione l’assetto costituzionale”, e ancora “i magistrati non devono fare opposizione politica ma essere uniti e fare chiarezza su quello che può compromettere i diritti dei cittadini. Vista così – cioè com’è in realtà – la mail che ha
suscitato reazioni estreme corrisponde semplicemente a un’esigenza di discussione pubblica che in una democrazia costituzionale è necessaria. Non ‘consentita’ da chi governa. Necessaria”.  Nella nota, Magistratura Democratica riporta integralmente il testo di Marco Patarnello inviato sulla mailing-list
Anm, il 19 ottobre scorso, alle 18.32. ”Indubbiamente l’attacco alla giurisdizione non è mai stato così forte, forse neppure ai tempi di Berlusconi. In ogni caso oggi è un attacco molto più pericoloso e insidioso per molte ragioni. Innanzitutto perché Meloni non ha inchieste giudiziarie a suo carico e quindi non si muove per interessi personali ma per visioni politiche e questo la rende molto più forte”.

E ciò, scriveva ancora il magistrato, “rende anche molto più pericolosa la sua azione, avendo come obiettivo la riscrittura dell’intera giurisdizione e non semplicemente un salvacondotto. In secondo luogo perché la magistratura è molto più divisa e debole rispetto ad allora. E isolata nella società. A questo dobbiamo assolutamente porre rimedio. Possiamo e dobbiamo farlo. Quanto meno dobbiamo provarci. Sull’isolamento sociale non abbiamo il controllo ma sul tema della compattezza interna possiamo averlo. Non è accettabile chinare le spalle ora o che qualcuno si ritagli uno spazio politico ai danni dell’intera magistratura” aggiungeva nella mail.

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