Per un video che rivelerebbe il responsabile della circonvenzione d’incapace. Vittime due sorelle.
Prato – Un osteopata di Treviso in manette per estorsione. L’uomo ha preteso da due sorelle, figlie di un noto imprenditore tessile deceduto, la somma di 180.000 euro per consegnare registrazioni audio e video relative a colloqui effettuati durante i trattamenti fisioterapici del padre. Le registrazioni dimostravano che l’imprenditore era stato impossibilitato a prendere decisioni ed era succube di una persona che aveva dissipato gran parte del suo patrimonio.
Il procedimento è iniziato a seguito di una denuncia querela delle due sorelle. Dopo aver letto documenti riguardanti la causa di separazione dei genitori, le donne hanno scoperto che il padre era affetto da diverse patologie, come un tumore alla prostata e un’ischemia cerebrale. Nonostante ciò, era stato disposto che le sorelle fossero nominate eredi universali, mentre una terza persona riceveva un legato di 20.000 euro e un’autovettura.
Dall’analisi di documentazione dell’Agenzia delle Entrate, le sorelle hanno appurato che, dal 2020 al 2023, il padre aveva venduto quasi tutti gli immobili a prezzi irrisori e aveva donato 100.000 euro alla terza persona. Ulteriori anomalie sono emerse, come lo svuotamento del conto corrente, che era di 310.000 euro nel 2020 e risultava negativo di 8.000 euro all’apertura della successione; emissione di assegni per oltre 300.000 euro dal 2021 al 2023; pagamenti con carte di credito per circa 130.000 euro nel 2022-2023; mancanza di oggetti in oro e di un Rolex appartenente al padre.
Tali comportamenti erano incompatibili con le condizioni di salute del padre, il quale, da una perizia del Tribunale di Prato, era risultato poco lucido e con difficoltà motorie.
Nel 2022 e 2023, l’imprenditore deceduto aveva soggiornato in un hotel di Montegrotto Terme (PD), dove aveva conosciuto l’osteopata. Quest’ultimo, nel 2024, contattava le sorelle tramite Instagram, affermando di avere registrazioni che dimostravano la manipolazione del padre da parte di un’altra persona.
Dopo un incontro nel mese di ottobre 2024 in un bar di Padova, l’osteopata ha richiesto il pagamento di 180.000 euro per le registrazioni, minacciando implicitamente di consegnare il materiale alla persona che aveva manipolato l’imprenditore, qualora le sorelle non avessero versato la somma richiesta.
Le sorelle si sono accordate con l’osteopata per un incontro il 18 ottobre presso un McDonald’s a Prato, dove avrebbero consegnato due assegni circolari da 90.000 euro ciascuno. Grazie all’intervento dei militari del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria della Guardia di Finanza di Prato, l’osteopata è stato arrestato durante lo scambio avvenuto all’interno del fast food.