Camelia Ion, romena senza fissa dimora, strangolata vicino alla stazione di Civitavecchia

Fermato un connazionale, Lucian Tuduran, che già in passato era stato denunciato per atti persecutori contro la donna.

Civitavecchia (Roma) – Femminicidio nella notte tra giovedì e venerdì a Civitavecchia. In un edificio vicino al parcheggio della stazione è stata trovata priva di vita Camelia Ion, 56 anni, cittadina romena senza fissa dimora. Per l’omicidio è stato immediatamente fermato un suo connazionale, il 41enne Lucian Tuduran, che con la vittima condivideva una vita ai margini segnata da alcol e conflitti.

L’uomo era già stato indagato in passato per atti persecutori nei confronti della stessa donna. Era soggetto a una misura cautelare che gli imponeva di mantenersi ad almeno 500 metri di distanza dalla donna, con l’ausilio di un braccialetto elettronico. Anche alla vittima era stato consegnato un cellulare per avvisare le autorità in caso di pericolo, ma al momento del ritrovamento, il cellulare non era in suo possesso, rendendo impossibile l’allarme preventivo.

Una prima ispezione al corpo ha rivelato segni di soffocamento e altre lesioni riconducibili a un’aggressione fisica. La vittima e il presunto omicida, entrambi senza fissa dimora e con problemi di alcolismo, avevano una storia complessa, culminata in questo tragico evento. Nonostante le misure cautelari messe in atto, il sistema di protezione non ha funzionato come previsto, con gravi conseguenze.

Lucian Tuduran è indagato con l’accusa di omicidio volontario

Nella notte tra giovedì e venerdì, una lite tra Camelia e Lucian Tuduran, di 41 anni, ha preso una piega fatale. Alle 3 del mattino, una terza persona presente nell’edificio ha assistito a una violenta discussione. Al suo ritorno, ha trovato il corpo immobile di Camelia e allertato i soccorsi. Quando la Polizia e il personale sanitario sono giunti sul posto, non hanno potuto fare altro che constatare il decesso.

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