Si chiamava Maria Luisa Primerano e viveva a Genova. Era morta da tre giorni e sul corpo adagiato sul divano del B&B preso in affitto c’erano diversi lividi. Domani l’autopsia.
Porto San Giorgio (Fermo) – Si chiamava Maria Luisa Primerano, la 32enne di nazionalità russa ma con passaporto italiano, trovata morta ieri in un elegante B&B al numero 11 di piazza XXV Aprile, a Porto San Giorgio. Era arrivata da Genova, dove viveva, nelle Marche il 13 settembre. A scoprire il cadavere in mattinata è stata la proprietaria della struttura che, volendo riscuotere l’affitto e avendo provato a contattarla senza risposte, si è decisa ad entrare con le sue chiavi, anche perché insospettita dall’odore irrespirabile che proveniva dall’appartamento.
Il corpo della donna, in avanzato stato di decomposizione, era adagiato sul divano. Secondo i primi rilievi la morte risalirebbe ad almeno tre giorni fa. In camera non c’erano medicinali che possano far pensare al suicidio. Nemmeno armi o altri oggetti contundenti. A supportare l’ipotesi investigativa della morte violenta, ci sono le numerose contusioni sul corpo della donna, posizionate in maniera tale da lasciare supporre uno strangolamento.
Restano da indagare le tracce di sangue trovate su un muro del pianerottolo e repertate dalla scientifica. Potrebbero appartenere all’assassino o, come filtra dagli ambienti investigativi, tracce vecchie non collegate all’eventuale delitto? Gli investigatori stanno passando al vaglio le videocamere sul lungomare Gramsci sud della cittadina balneare e quelle della palazzina. Passato al setaccio in queste ore anche il cellulare della vittima per ricostruire i suoi ultimi contatti e movimenti. Buona parte dei dubbi sul giallo potrebbero essere sciolti dall’esame autoptico atteso per domani.
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