Danni maltempo: dal Parlamento Ue via libera a 1 miliardo di aiuti per gli agricoltori

Le Regioni italiane interessate dal sostegno stanziato da Bruxelles sono tre e si tratta di Emilia-Romagna, Marche e Toscana.

Roma – I danni provocati dal maltempo mobilitano Bruxelles. La Commissione europea ha approvato, in base alle norme sugli aiuti di Stato dell’Ue, un regime italiano da 1 miliardo di euro a sostegno degli agricoltori colpiti da alluvioni e frane in alcune regioni del Paese. Lo rende noto l’esecutivo Ue. Le Regioni interessate sono Emilia-Romagna, Marche e Toscana. Il programma, aperto alle aziende di tutte le dimensioni, durerà fino al 1° maggio 2027.

Nell’ambito del regime – si legge nella nota della Commissione – gli aiuti assumeranno la forma di sovvenzioni dirette che copriranno: fino al 100% dei costi di investimento ammissibili, sostenuti per ripristinare il potenziale di produzione agricola al livello esistente prima dei disastri naturali; fino al 100% dei danni subiti dalle aziende come conseguenza diretta delle calamità naturali. I costi ammissibili – ricorda ancora la Commissione –  comprendono il risarcimento di danni materiali ai beni, come ad esempio edifici, attrezzature, macchinari, scorte e mezzi di produzione”.

Il maltempo in Emilia

Ma anche “la perdita di reddito derivante dalla distruzione totale della produzione agricola e dei mezzi di produzione agricola; la perdita di reddito derivante dalla distruzione totale o parziale della produzione agricola e dei mezzi di produzione produzione agricola; altri costi sostenuti dal beneficiario a causa della calamità naturale. Sul maltempo si sono abbattute anche le polemiche dello scontro tra il governo e la regione Emilia-Romagna dopo le nuove alluvioni piombate nell’area colpita dall’ultima ondata di maltempo che, a circa un anno e mezzo da quella del 2023, ha provocato ancora esondazioni, evacuazioni e dispersi. 

Dal Pd hanno accusato il governo di fare campagna elettorale sulla pelle degli emiliani. La prima a partire col valzer delle polemiche era stata la segretaria dem Elly Schlein: “Mentre gli amministratori dell’Emilia Romagna hanno passato la notte a gestire l’emergenza, la destra di governo, comoda comoda da Roma, preparava lo sciacallaggio a cui stiamo assistendo. Uno sciacallaggio senza precedenti per meri fini elettorali”. Ma il ministro della Protezione civile, Nello Musumeci, era andato all’attacco della giunta locale.

Nello Musumeci

Negli ultimi 10 anni – aveva detto – da parte del Mase (Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica) sono stati messi a disposizione 118 milioni e 285mila euro per quattro interventi superiori ai 10 milioni. Lo stesso Mase per 128 interventi più ridotti ha messo a disposizione dell’Emilia Romagna 136 milioni e 14mila euro. Il ministero dell’Interno, per 446 piccoli interventi, ha messo a disposizione 158 milioni 956mila. Lo stesso ministero dell’Interno, per 38 interventi superiori a un milione, ha messo a disposizione dell’Emilia Romagna 68 milioni e 74mila. Il Dipartimento di Protezione civile ha finanziato 670 interventi nell’ultimo decennio, con 92 milioni 761mila euro”.

E nelle ultime ore è tornato sulla questione facendo notare che non ha “mai stimolato polemiche” sull’emergenza maltempo in Emilia Romagna, “faccio il ministro e non mi addentro su un terreno scivoloso, peraltro a due mesi dalle elezioni. Ho solo detto che la regione Emilia Romagna ha avuto negli ultimi 10 anni 600 milioni circa per prevenire”, ha sottolineato. “Non ho chiesto se quelle risorse siano state tutte spese, o in parte, né ho dati per poterlo dire. Se, poi – incalza – ho toccato un nervo scoperto, questo non lo so”, afferma il ministro, sostenendo che “lo Stato ha il diritto-dovere di monitorare la spesa per capire se e come è stata investita quella risorsa”.

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