Scomparsa di Greta Spreafico, dopo l’amico giardiniere, indagato anche l’ex fidanzato

Della 53enne di Erba si erano perse le tracce il 4 giugno di due anni fa mentre si trovava in Polesine per vendere alcuni immobili ricevuti in eredità. Mai ritrovati né il corpo né l’auto della donna.

Svolta nelle indagini per la scomparsa di Greta Spreafico, la 53enne di Erba (Como) di cui si sono perse le tracce il 4 giugno di due anni fa mentre si trovava a Porto Tolle. La Procura di Rovigo ha iscritto nel registro degli indagati il nome dell’ex fidanzato della donna, Gabriele Lietti, per omicidio preterintenzionale, distruzione e occultamento di cadavere, le stesse imputazioni rivolte anche ad Andrea Tosi, un amico di Greta di 58 anni e giardiniere a Porto Tolle.

L’indagine della procura, inizialmente chiusa nel novembre 2023 e riaperta lo scorso giugno su richiesta della famiglia Spreafico, si concentra ora anche sull’ex compagno della donna. Gli inquirenti stanno esaminando, tra l’altro, un testamento che Greta avrebbe redatto nel 2021 a favore di Lietti, lasciandogli terreni e immobili del valore di circa un milione di euro, ereditati dal padre.

Greta, nota come cantante rock, si era recata in Polesine per vendere questi immobili a un parente, ma è scomparsa due giorni prima dell’appuntamento fissato per il rogito. Il suo corpo non è mai stato ritrovato, né l’auto che stava utilizzando, una Kia Picanto. L’avvocato della famiglia Spreafico ha recentemente fornito alla Procura nuovi elementi, tra cui alcune comunicazioni tra Tosi e Lietti, che avrebbero avuto un rapporto difficile con la vittima. Nel caso di Tosi, inoltre, ci sono due messaggi: uno rivolto proprio a Greta Spreafico dove sosteneva di essere innamorato di lei, un altro invece inviato a un’altra donna in cui avrebbe detto “Sono stato io. L’ho uccisa io”.

Facebook
Twitter
LinkedIn
WhatsApp
Email
Stampa