Pompei, blitz dei carabinieri contro le bancarelle abusive: 46 i chioschi sequestrati

Il provvedimento al termine di un’indagine durata decenni: analizzate pratiche amministrative risalenti a oltre 40 anni fa.

Pompei – Maxisequestro di 46 tra chioschi e gazebo irregolari a ridosso degli ingressi degli scavi di Pompei, in piazza Esedra, piazza Anfiteatro e via Roma. di maggiore interesse turistico del Parco Archeologico, tra cui piazza Esedrapiazza Anfiteatro e via Roma. Le strutture, che per anni hanno occupato illegalmente il suolo pubblico, erano utilizzate per la vendita di souvenir e servizi turistici, con un totale di 65 notifiche recapitate dai carabinieri di Torre Annunziata agli attuali gestori.

Il provvedimento giunge al termine di un’indagine durata decenni, con gli investigatori che hanno analizzato pratiche amministrative risalenti a oltre quarant’anni fa, svelando numerose violazioni nella concessione di licenze commerciali. I chioschi, realizzati in violazione dei vincoli urbanistici, erano stabilmente ancorati al suolo, causando così un’occupazione permanente e abusiva.

L’operazione, condotta con numerosi sopralluoghi e verifiche tecniche, ha permesso di accertare la mancanza di autorizzazioni regolari, rendendo necessario l’intervento per ripristinare la legalità. Le strutture coinvolte, tra cui bar, gelaterie e punti vendita di souvenir, erano sprovviste di titoli concessori per l’occupazione del suolo pubblico. L’intervento odierno ha quindi visto l’apposizione dei sigilli su tutte le attività illegali, con l’obiettivo di fermare la continuazione del reato di occupazione abusiva.

Questa vasta operazione non solo ha portato alla chiusura immediata di tali esercizi, ma rappresenta anche un’importante azione contro l’abusivismo commerciale e le pratiche amministrative irregolari. La Procura ha sottolineato come questa situazione illecita, protrattasi per anni, sia stata mappata in dettaglio dai Carabinieri, che hanno identificato i responsabili e verificato l’assenza di provvedimenti concessori o sanatorie. Le indagini sono tuttora in corso, e non si escludono ulteriori sviluppi nelle prossime settimane, con potenziali nuovi sequestri o denunce.

L’operazione ha coinvolto anche strutture nei pressi di piazza Esedra e a ridosso degli ingressi principali del Parco Archeologico, con l’obiettivo di garantire un ambiente turistico più conforme alle normative e migliorare l’immagine della città di Pompei, meta ogni anno di milioni di visitatori.

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