Como, avviato al rimpatrio 32enne marocchino denunciato due volte in 48 ore

Resistenza a pubblico ufficiale e lesioni: prima in piazza Matteotti durante un controllo documenti, il giorno dopo nell’ambulatorio dell’ospedale Sant’Anna.

Como – Denunciato per due volte in 48 ore per resistenza e violenza a pubblico ufficiale e lesioni, un marocchino 32enne con precedenti di polizia per reati contro la persona, droga, contro il patrimonio e violazioni della legge sull’immigrazione, senza fissa dimora e con svariati alias registrati nel tempo, è stato trasferito dalla polizia comasca nel Centro di permanenza per i rimpatri di via Corelli a Milano.

Tutto ha avuto inizio giovedì pomeriggio in piazza Matteotti, nei pressi del capolinea delle autolinee comasche, quando una volante ha proceduto al controllo del 32enne che vagava in evidente stato di ebbrezza, sporco di sangue per una ferita a un sopracciglio. Alla richiesta di esibire i documenti l’uomo ha reagito tirando calci, pugni e sputi agli agenti, ad uno dei quali ha assestato una violenta testata provocandogli una ferita allo zigomo guaribile in 5 giorni.

Portato in Questura, la violenza e l’atteggiamento oltraggioso non sono cessati, e la sua agitazione ha raggiunto l’apice fino a manifestare un malore. E’ stato quindi trasportato con un’ambulanza del 118 all’ospedale S. Anna di San Fermo della Battaglia, dove è stato trattenuto anche per l’elevatissimo tasso alcolico e notevoli tracce di cocaina.

Il giorno successivo, l’uomo è stato dimesso dall’ospedale, tornando in Questura per la redazione degli atti della denuncia in stato di libertà per resistenza, violenza e lesioni a pubblico ufficiale. Visto il suo stato di irregolarità, è stato destinato al CPR di via Corelli a Milano. Condotto preliminarmente al S. Anna per essere sottoposto all’iter sanitario previsto, il 32enne ha ripreso nei comportamenti violenti e agitati all’interno dell’ambulatorio, aggredendo ancora una volta fisicamente i poliziotti. Gli agenti delle volanti sono comunque riusciti a renderlo inoffensivo e a trasferirlo al Centro milanese.

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