Fatture false, bancarotta e autoriciclaggio: nei guai un’azienda familiare nel Ragusano

Sequestrati beni 9 autoveicoli (due dei quali di grossa cilindrata) e 8 orologi marca Rolex. Cinque gli indagati.

Ragusa – Cinque indagati e sequestri ai danni di un’impresa modicana operante nel settore della riparazione meccanica di autoveicoli per un importo pari a 450.000 euro, nonché del profitto illecito conseguito dalla compagine amministrativa della società. L’ipotesi di reato, secondo i finanzieri di Ragusa, è bancarotta fraudolenta patrimoniale e documentale, emissione e annotazione di fatture per operazioni inesistenti e autoriciclaggio, fino alla concorrenza di oltre un milione di euro.

L’indagine, condotta dai militari della Compagnia di Modica, ha consentito di disvelare un meccanismo fraudolento mediante il quale i cinque indagati, tutti della stessa famiglia, hanno accumulato debiti erariali per quasi 4 milioni di euro con una prima società, poi dichiarata fallita. Successivamente, hanno trasferito le attività e i beni aziendali in una nuova impresa, formalmente intestata alla nuora del rappresentante legale della società fallita, con l’intento di rendere difficoltosa la ricostruzione del patrimonio e arrecare pregiudizio ai creditori e, soprattutto, all’Erario.

I finanzieri, grazie ad accurati accertamenti, hanno individuato differenti irregolarità, quali il mancato deposito delle scritture contabili, prelevamenti di denaro contante dai conti correnti societari, nonché pagamenti e ricariche di carte prepagate, tutti privi di giustificazione contabile. È emerso anche il trasferimento del compendio aziendale dalla prima società a quella di nuova costituzione, l’emissione e annotazione di fatture per operazioni inesistenti e la sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte.

L’attività eseguita ha consentito di sottoporre a sequestro, oltre a quote societarie e somme di denaro in capo agli indagati, anche beni posseduti da questi ultimi, tra cui nove autoveicoli (due dei quali di grossa cilindrata) e otto orologi marca Rolex. Il Gip ha nominato un amministratore giudiziario per custodire i beni sottoposti a sequestro e garantire la continuità aziendale nella sua totalità.

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