Israele invade il Libano, Crosetto: “I soldati italiani Unifil sono nei bunker”

Il ministro della Difesa informa che i nostri militari sono protetti. Nelle ultime ore, si è assistito ad una intensificazione degli scontri.

Roma – È cominciata l’operazione Northern Arrows. Le truppe di terra di Israele hanno varcato il confine e sono entrate in Libano per continuare la guerra contro Hezbollah. Colpito anche un campo profughi palestinese nel Paese, bombardata anche Damasco in Siria. Nella notte le truppe di Israele sono entrate in Libano: un’operazione definita sia dell’Idf stessa che dagli Usa “di entità limitata”, con operazioni mirate a distruggere cellule di Hezbollah. Il ministro della Difesa, Guido Crosetto, sta seguendo personalmente, istante per istante, l’evoluzione della situazione nel Sud del Libano ove, nelle ultime ore, si è assistito ad una ulteriore intensificazione degli scontri.

“Sono in costante contatto con il comandante del contingente nazionale, con il capo di Stato maggiore della Difesa, con il comandante operativo di vertice Interforze”, ha detto Crosetto spiegando di aver mantenuto anche costanti contatti con le la parte israeliana e libanese. “Tutti ci auguriamo che la ragione prevalga e non si estenda ulteriormente un conflitto già drammatico. Abbiamo chiesto – aggiunge – che le operazioni di Israele siano limitate e mirate ai soli obiettivi militari, evitando di coinvolgere la popolazione, già duramente provata, ed il contingente Unifil”.

“Il personale militare italiano in Libano – conclude il ministro – ha raggiunto le posizioni protette e al momento si trova precauzionalmente nei bunker. Unifil non è un obiettivo diretto degli attacchi, ma non bisogna sottacere che l’aumento del livello e dell’intensità degli scontri rende la situazione delicata. Ho tenuto informati e terrò informati degli ulteriori sviluppi la presidenza della Repubblica, il presidente del consiglio Giorgia Meloni ed il collega Tajani”.

Esplosioni sono state avvertite nella notte anche a Damasco, mentre Israele annunciava l’avvio delle manovre oltre il confine con il Libano. Sono stati, infatti, effettuati attacchi aerei israeliani anche dal Golan siriano occupato: questi bombardamenti hanno causato, secondo il ministro della Difesa siriano, tre morti civili e nove feriti secondo quanto riferito da L’Orient-Le Jour . A confermarlo ulteriormente, media ufficiali siriani, secondo cui sarebbe entrata in azione la contraerea, che avrebbe intercettato sulla capitale “obiettivi ostili”. Tra le vittime dell’attacco vi è anche Safaa Ahmed, noto giornalista e conduttore televisivo siriano.

L’uccisione del leader di Hezbollah Hassan Nasrallah e gli intensi attacchi israeliani a sud di Beirut fanno temere un nuovo conflitto tra Israele e il Libano. Una ostilità in realtà storica, che risale alla guerra arabo-israeliana del 1948.

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