Droga, sim illegali e furto di dati: avanza minacciosa l’ombra del “dark web”

Il report di Tinexta Cyber per Adnkronos: nella rete oscura, illecita e invisibile le organizzazioni criminali fanno affari d’oro.

Roma – Il “dark web” o rete oscura è la parte misteriosa e nascosta di internet che non è indicizzata dai motori di ricerca. Dietro la rivoluzione tecnologica si nasconde l’ombra lunga della droga, delle sim illegali e del furto di dati. Si stima che il 95% dell’attività svolta nel dark web sia di natura illegale. Un nuovo report di Tinexta Cyber, in esclusiva per Adnkronos, solleva l’allarme sull’espansione dei mercati illegali nascosti nel web sommerso, rivelando come la nostra crescente dipendenza dalla tecnologia stia alimentando un ecosistema criminale in forte crescita. Dalla droga al carding, dal malware al furto di identità e credenziali il report svela il panorama complesso e in continua evoluzione dell’economia digitale illecita.

Un quadro inquietante quello dipinto degli esperti; il dark e deep web, una rete che raccoglie il 96% di Internet, nascosta agli utenti comuni, ma ampiamente utilizzata da criminali informatici per condurre attività illecite. Tra il 2017 e il 2020, le operazioni su queste piattaforme sono cresciute del 300%, e si prevede che entro il 2028 il mercato globale raggiungerà 1,3 miliardi di dollari con un tasso di crescita annuo del 22,3%. La crescita in realtà, come dimostrano i dati, è iniziata da almeno 15 anni per un’esigenza fondamentale delle mafie, della criminalità organizzata e del terrorismo, ossia quella di risparmiare sui costi di posizionamento e di allargare la presenza sui territori”, afferma all’Adnkronos Ranieri Razzante, esperto di cybersicurezza e criminalità organizzata.

E’ molto più facile, con un click, spostare somme che spostarle con un vettore o un bonifico, come è molto più facile nel dark web mettere in vendita dosi di droga che mandare gli spacciatori per strada. Allo spaccio per strada, prima o poi, si sostituirà interamente lo spaccio via web, come rileva Razzante. Il mercato underground delle sostanze stupefacenti, emerge dal report di Tinexta Cyber, registra il più alto numero di prodotti in commercio e di venditori, evidenziando un costante aumento nel corso degli ultimi anni. Ci sono offerte per sostanze come erba, cocaina, idrocodone, eroina, ketamina, Ozempic, metanfetamina cristallina, Adderall, Ritalin, Vyvanse, Mdma, pentobarbitale, vapeI prezzi dei prodotti variano da 195 a 750 dollari. In un secondo mercato illegale analizzato si offre “una vasta gamma di prodotti tra cui droghe, medicinali per l’ansia e il dolore, psichedelici e altri farmaci”. Viene fornito un supporto clienti attraverso vari canali di comunicazione come telefono, email e chat online durante gli orari lavorativi.

Queste piattaforme online presentano una vasta gamma di narcotici, che spaziano dalle sostanze più comuni alle materie prime utilizzate per la produzione di nuovi composti o per altri fini illeciti. Il report analizza i tre mercati della droga disponibili sul dark web mostrando come sono spesso presentati come veri e propri negozi online, completi di un’ampia selezione di sostanze stupefacenti, descrizioni dettagliate dei prodotti e varie opzioni di pagamento. Tuttavia, dietro questa facciata di “negozio virtuale” si nascondono gravi rischi. Questi mercati offrono un accesso relativamente facile a sostanze illegali, con la possibilità di effettuare acquisti in modo anonimo utilizzando criptovalute. Ciò comporta un’alta probabilità di coinvolgimento in attività illegali. Infine, c’è da considerare il rischio di truffe o frodi da parte dei venditori, con la possibilità di ricevere prodotti contraffatti o di non ricevere affatto la merce pagata.

rapimenti virtuali il giornale popolare

Nelle insidie del dark web si muove anche il commercio di dati rubati e di carte di credito compromesse, noto come carding, pilastro dell’economia criminale online. Il report mostra che circa il 62,8% delle carte rubate viene acquisito attraverso hacking, con una predominanza di carte statunitensi. Quanto al carding, è una delle attività criminali più diffuse e lucrative nel dark web e consiste nell’acquisizione, vendita e utilizzo fraudolento di dati di carte di credito rubate. Il processo inizia con l’acquisizione dei dati delle carte di credito. Questi vengono rubati attraverso vari metodi, tra cui il phishing, il malware, l’hacking di database aziendali e una volta ottenuti, i dati rubati vengono venduti su marketplace del dark web, dove i venditori offrono pacchetti di carte a prezzi variabili in base alla qualità e alla quantità delle informazioni. “Gli acquirenti, che possono essere sia individui che organizzazioni criminali, utilizzano questi dati per effettuare acquisti online fraudolenti o clonare carte fisiche – si spiega nel report – I venditori spesso vantano recensioni e valutazioni positive per attirare nuovi acquirenti e costruire una reputazione solida”.

I mercati illeciti sul dark web facilitano anche la compravendita di dati personali e credenziali di accesso sottratti a milioni di utenti in tutto il mondo. Informazioni sensibili come numeri di carte di credito, password, documenti di identità e dati sanitari vengono messe in vendita, alimentando un fiorente ecosistema criminale. Questo commercio clandestino non solo mette a rischio la privacy e la sicurezza delle persone coinvolte, ma fornisce anche gli strumenti necessari per ulteriori attacchi informatici, frodi finanziarie e furti di identità su larga scala. Dall’analisi di Tinexta Cyber si possono trovare forum per la ricerca di dati personali e di identità, database di grandi dimensioni, dati governativi e diplomatici.

E ancora, il grande tema delle criptovalute come il Bitcoin, che svolgono un ruolo chiave, essendo utilizzate nel 98% delle transazioni sul dark web, garantendo un certo livello di anonimato e rendendo più difficile tracciare i criminali. Oltre a malware e carte di credito, il dark web è il luogo in cui avviene lo scambio di identità rubate e accessi a credenziali. I dati personali, come numeri di passaporto, patenti di guida e informazioni bancarie, sono venduti a prezzi relativamente bassi, con interi database compromessi disponibili per pochi dollari. Questo alimenta un circolo vizioso di frodi finanziarie e furti di identità su scala globale.

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