Morgan: le accuse di stalking dalla ex e l’ammissione alla giustizia riparativa

Il giudice del Tribunale di Lecco ha accolto la sua richiesta. Il cantante al giudice: Qui la vittima sono io, perseguitato, e lo vedete”.

Lecco – “La vittima sono io”, aveva detto in aula durante la prima udienza del processo che lo vede sotto accusa per stalking. E oggi la notizia che il Tribunale di Lecco ha accolto la richiesta di Marco Castoldi, in arte Morgan, di essere ammesso alla giustizia riparativa, nell’ambito del processo per stalking ai danni della ex fidanzata Angelica Schiatti. Lo ha deciso oggi il giudice, che ha sciolto la riserva dopo la richiesta formulata direttamente dall’artista lo scorso 13 settembre.

“Qui la vittima sono io, perseguitato, e lo vedete, perché dall’altra parte si fanno concerti e feste. Sono io quello che ha perso la dignità, che non ha lavoro, ma non ho fatto niente”. Morgan aveva parlato al termine della prima udienza del processo a suo carico: aveva reso spontanee dichiarazioni in aula e aveva chiesto al giudice di poter accedere a un processo di giustizia riparativa. Il giudice Gianluca Piantadosi della seconda sezione penale del tribunale di Lecco si era riservato la decisione entro oggi.

Morgan e Angelica Schiatti

La procedura, complementare al processo, prevede un incontro per la risoluzione del conflitto tra Morgan e Angelica Schiatti, alla presenza di un mediatore, dopo un percorso di lavoro individuale con degli specialisti per Castoldi. Questa decisione potrebbe concorrere a una riduzione della pena in caso di condanna. Il giudice ha rinviato il processo  al 14 marzo, per la discussione di eventuali questioni preliminari e per valutare l’esito del percorso che il cantautore si appresta a fare. “Siamo soddisfatti della decisione del giudice, che ha compreso le intenzioni e l’impegno di Castoldi e l’utilità di un invio delle parti al Centro per la giustizia riparativa e mediazione penale – ha detto all’ANSA l’avvocato di Castoldi, Rossella Gallo –  ‘per la risoluzione delle questioni derivanti dai fatti per i quali è imputato’, come ha scritto il giudice nella sua ordinanza, ‘senza che questo comporti un pericolo concreto per gli interessati'”.

E ancora la legale, “auspichiamo che Castoldi possa riprendere immediatamente le proprie attività lavorative – ha aggiunto Gallo – ingiustamente interrotte. Ci auguriamo anche di non leggere più sulla stampa notizie distorte in merito ai contenuti processuali, addebitando a Castoldi fatti di reato diverso da quelli di cui è accusato per i quali lui ha già agito nelle sedi opportune ed è pronto a rifarlo”, ha concluso Gallo. Alla richiesta dei legali di Morgan si era opposta la difesa della cantante Angelica Schiatti, l’avvocata Maria Nirta: “Non riteniamo ci siano i presupposti per questo iter processuale”, aveva dichiarato uscendo dall’aula.

Morgan

Diversa la posizione del cantautore: “La giustizia riparativa – aveva detto – è un modo nuovo di affrontare i processi, è una bella idea e se va in porto è un’innovazione. Io sono un innovatore anche in queste cose. Finalmente ho potuto dire al giudice che non sono un persecutore dopo che per anni sono stato zittito. Qui io ho problemi a capire come mantenere le mie figlie”. Morgan ha sempre respinto ogni accusa, ha detto di avere “molta fiducia nella giustizia, sono venuto perché credo che un processo sia un momento nel quale una persona equilibrata valuta, perché se fosse per i giornali sarebbero solo balle. Non ho nulla da nascondere – ha continuato – mai fatto nulla di molesto nei confronti di nessuno, se mi si vuol far passare per quello che non sono non si riesce, in ultimo trionfa la virtù”.

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