Gli automezzi venivano contraffatti e venduti in Polonia. La gang operava soprattutto in Toscana, ma i componenti erano foggiani: arrestati in sei.
Livorno – Furti a furgoni e autocarri nella zona di Livorno: sei persone, già gravate di precedenti penali, sono state arrestate dai carabinieri tra Pisa e Foggia. Cinque sono finite in carcere, una agli arresti domiciliari. Per tutte le accuse sono di furto pluriaggravato, riciclaggio, autoriciclaggio, falsità materiale e uso di atto falso.
L’indagine è stata avviata in seguito ad una segnalazione della CNA (Confederazione Nazionale dell’Artigianato) su un’impennata di furti di furgoni e autocarri nel territorio di Livorno. Gli investigatori del Nucleo Investigativo hanno sviluppato l’operazione da luglio 2023 fino a febbraio 2024, utilizzando tecniche di intercettazioni telefoniche, telematiche e ambientali, e avvalendosi della cooperazione internazionale di polizia per accertamenti all’estero.
I sei indagati, di età compresa tra i 24 e i 66 anni e originari del Foggiano, erano specializzati in furti seriali di veicoli commerciali (prevalentemente Iveco Daily), che venivano rubati in meno di due minuti tramite la manomissione della centralina e del localizzatore GPS. Le basi operative erano situate nel Pisano, dove i veicoli venivano preparati per l’esportazione illecita all’estero, principalmente in Polonia, attraverso la contraffazione di telai, targhe e documenti di circolazione. Durante le indagini, sono stati ricostruiti 41 furti, commessi principalmente in Toscana (province di Livorno, Pisa, Lucca, Firenze), ma anche nella Repubblica di San Marino e nelle province di Ravenna e Pesaro Urbino.
Il denaro proveniente dalla vendita dei veicoli rubati, esportati in Polonia, veniva monetizzato o scambiato con autovetture, destinate al commercio di ricambi per Iveco Daily da parte di una ditta locale, ora sotto ulteriori indagini. La metodologia dei furti prevedeva l’individuazione dei veicoli durante i giorni lavorativi infrasettimanali, e il furto avveniva rapidamente, spesso in meno di un minuto.
Il tratto distintivo di questi furti è stato il piazzamento dei veicoli all’estero, reso possibile attraverso la contraffazione dei documenti necessari per attraversare il confine. Il 30 gennaio 2024, due degli indagati sono stati fermati dai carabinieri friulani a bordo di furgoni rubati con telaio e targhe contraffatti. Questo fermo ha consolidato il quadro probatorio, confermato dal provvedimento del Gip del Tribunale di Livorno.