Christofer Thomas Luciani

Omicidio Thomas Luciani, chiesto il giudizio immediato per i 2 minori sotto accusa

La premeditazione emerge dal contenuto dei sei cellulari sequestrati ai ragazzi del gruppo di amici presenti nel parco durante l’omicidio.

Pescara – Due ragazzi come tanti, uno figlio di un avvocato, l’altro di un maresciallo dei carabinieri. Per i due minori ritenuti responsabili dell’omicidio di Christopher Thomas Luciani detto “Crox”, è stato chiesto il giudizio immediato. La vittima aveva solo 16 anni, e ha visto finire la sua vita il 23 giugno in un parco della città abruzzese. Ammazzato con 25 coltellate da due coetanei per futili motivi legati a un piccolo debito di droga. I due killer dopo l’omicidio sarebbero andati al mare e lì si sarebbero disfatti dell’arma.

A chiedere il giudizio immediato, dopo avere chiuso l’indagine, è il procuratore della Repubblica presso il Tribunale dei Minori de L’Aquila, David Mancini. Thomas, fuggito da una comunità pochi giorni prima dell’omicidio, sarebbe stato ucciso per un debito di 200 euro per droga non pagata. Secondo la ricostruzione degli inquirenti, l’arma usata potrebbe essere stata un coltello da sub. La vittima è stata attirata in una trappola mortale.

La scena del crimine

Accerchiato da un gruppo di sette o otto persone, due delle quali entrate in azione per commettere il delitto. I due minori alla sbarra, avrebbero continuato a colpirlo dopo le 25 coltellate, anche quando il giovane era già esanime a terra. La premeditazione emerge dal contenuto dei sei cellulari sequestrati ai ragazzi del gruppo di amici presenti nel parco durante l’omicidio: i telefoni sono già analizzati dal consulente Fabio Biasini, incaricato dalla Procura dei minorenni dell’Aquila.

In base al contenuto degli smartphone, Christopher Thomas aveva intenzione di tornare in comunità dopo il weekend e cercava dieci euro per prendere un treno per Vasto, dove si trovava la fidanzata, e dirigersi poi a Campobasso. Quel treno sarebbe partito alle 18, ma il sedicenne è stato ucciso un’ora prima. Uno dei presunti assassini e Christopher Thomas Luciani si conoscevano, diversamente da quello che aveva dichiarato il giovane: fra i video ritrovati nel telefono, anche uno che li mostra insieme, su uno scooter, in giro per Pescara. Intanto le indagini vanno avanti anche per capire eventuali responsabilità degli altri quattro minorenni del gruppo, presenti al parco il giorno dell’omicidio.

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